Iniziativa
Il progetto è promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale, attuato da Ics associati, e per un anno ha visto coinvolti, tra gli altri, gli Automobile club di Roma, Frosinone e Cosenza, per sensibilizzare sulla sicurezza stradale
“La responsabilità è un atto d’amore verso se stessi e verso gli altri”. C’è una frase di Seneca a fare da sfondo al progetto “A tutto G.a.s.s. – Giovani artefici della sicurezza stradale”, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale, attuato da Ics associati, e che per un anno ha visto coinvolti, tra gli altri, gli Automobile club di Roma, Frosinone e Cosenza, per sensibilizzare sulla sicurezza stradale. Un piano di ricerca di respiro nazionale, un’indagine su 1600 giovani tra Lazio e Calabria, campagne nelle scuole delle due regioni e il coinvolgimento dei giovani nelle “Olimpiadi della responsabilità”, le iniziative legate al progetto. “Siamo soddisfatti di aver percorso la ‘strada giusta’”, ha detto Fabrizio Orsomarso, direttore del percorso. “Parliamo di un fenomeno che spesso si sottovaluta ma provoca più morti del terrorismo – ha aggiunto -. Non abbiamo voluto dare un tono né drammatico né superficiale, ma abbiamo puntato sulla creatività dei giovani, invitandoli a realizzare messaggi positivi in grado di sensibilizzare la platea più ampia di cittadini”.
La responsabilità a cinque cerchi. Le cinture allacciate, una bottiglia d’alcool e un telefonino sbarrati da una croce, un punto esclamativo a significare il pericolo, un contachilometri stilizzato. Nel logo, il contenuto dei cerchi olimpici descrive per immagini il progetto G.a.a.s., portato avanti anche sul portale dedicato www.atuttogass.it e sui social network.
A unire le migliaia di utenti il tag #circolazioneresponsabile.
Indice di responsabilità. Punto di partenza sono stati i dati Istat del 2014 nel nostro Paese. Nell’anno oggetto di rilevazione si erano verificati 177.031 incidenti stradali (174.539 nel 2015, secondo i dati Aci e Istat presentati venerdì a Roma), quasi 500 al giorno, che avevano provocato 3.381 morti (3.428 nel 2015, + 1,4%) e 251.147 feriti (246.920 lo scorso anno, – 1,7%). Il progetto “A tutto G.a.s.s.”, per “leggere” i diversi dati sull’incidentalità in Italia, ha ideato un Indice di responsabilità (Irs), una sorta di indicatore di sintesi che ha permesso di indagare sulle relazioni esistenti fra sicurezza stradale, incidentalità, comportamenti a rischio e livelli di responsabilità in sedici variabili. “Dai dati abbiamo verificato che il Nord è responsabile, il Centro temerario, e il Sud irresponsabile”, ha sottolineato Orsomarso. Semaforo verde principalmente per Lombardia, Liguria e Piemonte. Tra le più irresponsabili Molise, Calabria e Basilicata. Fra le curiosità, il 16% dei giovani che ritiene giustificabile guidare senza cintura, e il 44% del totale che utilizza il cellulare alla guida.
Lente d’ingrandimento per due regioni. Fatte le debite proporzioni riguardo alla popolazione residente, nel 2014 gli incidenti stradali nel Lazio sono stati oltre 20mila, in Calabria oltre 2.500. Un questionario anonimo sulla sicurezza stradale è stato somministrato a 1.600 giovani di età compresa tra 16 e 25 anni proprio delle due regioni italiane. E se il 45,7% dei giovani intervistati che hanno visto sottratti i punti ha dichiarato di aver violato il semaforo rosso o le regole di precedenza, un dato particolare si è avuto riguardo ai giovani che arrivano in pronto soccorso a seguito di incidente stradale. Il 62,4% attribuisce la causa a fattori esterni, quali l’asfalto bagnato, la fatalità, la guida distratta di altri. Infatti, il 60,5% dei giovani incidentati ritiene non propria la colpa.
“Olimpiadi” per studenti. Sono stati 1.500 gli studenti degli istituti scolastici calabresi e laziali incontrati e sensibilizzati nell’ambito dell’iniziativa. A loro è stata data
la possibilità di partecipare alla “Olimpiadi della responsabilità”,
una campagna che li ha visti protagonisti di una serie di attività che hanno stimolato la creatività in contenuti artistico-espressivi sulla sicurezza stradale in determinate categorie, quali scrittura creativa, fotografia, arti figurative, video. “Se guidi non bere”, “a tutto c’è un limite”, “fuori strada”: alcuni dei titoli dei lavori premiati.