Edizione 2017

Siloe Film Festival: il cinema in monastero. Protagonista la donna

Dal 20 luglio al via la IV edizione del Siloe Film Festival, nel Monastero di Siloe a Grosseto. Tema “Donna, alla ricerca”. Tra gli interventi mons. Dario E. Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, la regista Gianna Urizio e il filosofo Umberto Curi

Tre giorni di cinema e dibattiti interreligiosi al Siloe Film Festival (www.siloefilmfestival.it), dal 20 al 22 luglio 2017 presso il Monastero di Siloe, nella località Poggi del Sasso in provincia di Grossetto. La manifestazione giunta alla IV edizione, sotto la direzione artistica del regista Fabio Sonzogni, è organizzata dal Centro culturale san Benedetto – Comunità monastica di Siloe e dalla Fondazione comunicazione e cultura della Conferenza episcopale italiana; il Festival è promosso in collaborazione con l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali Cei e la Fondazione Ente dello Spettacolo. “La Chiesa in Italia – sottolinea don Ivan Maffeis, sottosegretario della Cei e direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali – ha deciso di rinnovare per il quarto anno l’appoggio al Festival di Siloe, nato dall’intuizione e dall’impegno della comunità monastica a favore dei giovani, dei talenti emergenti. Ogni anno cresce il numero di partecipanti, che si trovano in un monastero del nuovo Millennio, dove la fede e la cultura si incontrano grazie al cinema. È dunque proprio il caso di dire cultura come spazio di incontro e inclusione”.

La donna protagonista al Siloe

“Donna, alla ricerca” è il titolo del rassegna di Siloe 2017, Festival rivolto a cortometraggi e documentari provenienti dall’Italia e dall’estero. “La scelta del tema – precisa Fabio Sonzogni, direttore artistico sin dalla prima edizione del Festival – nasce un po’ come un passaggio di consegne dall’edizione 2016, dedicata al tema dell’incontro e della compassione. Sedendo con fra Roberto Lanzi nel giardino del Monastero di Siloe, a fine Festival, ci siamo abbandonati alla riflessione sulla misericordia, accorgendoci di come la donna sia emblema del sentimento di amore e compassione. Basta pensare allo sguardo di una madre verso il proprio figlio. Da lì è nato dunque il desiderio di elaborare l’edizione 2017 del Siloe Film Festival. Nel monastero della comunità di Siloe il cinema sarà così l’opportunità per dibattere sulla figura femminile e sul suo ruolo nella società, grazie anche ai preziosi contributi di testimoni d’eccellenza come mons. Dario Edoardo Vigano, prefetto della Segreteria per la Comunicazione (SpC) della Santa Sede, e la regista protestante Gianna Urizio, non dimenticando certo le suggestioni filosofiche di Umberto Curi”.

12 opere selezione da tutto il mondo

Sono dodici i finalisti – tra cortometraggi e documentari – del Siloe Film Festival 2017, selezionati tra 314 candidati che hanno sottoposto le proprie opere da differenti continenti. Di questi quattro sono italiani, tre tedeschi, due inglesi, uno afghano, uno austriaco, uno egiziano. Ecco i partecipanti: “Cabuwazi Beyond Borders” di Gertrud Schulte Westenberg (DE), “Teddy Bear” di Hermes Mangialardo (IT), “Valentin” di Ingrid Hübscher (DE), “E così sia” di Cristina Spina (Ita), “Fliegen” di Katharina Woll (DE), “Mary Mother” di Sadam Wahidi (AF), “Family” di Noëmi Schneider (GB), “Rabie Chetwy” di Mohamed Kamel (EG), “Valzer” di Giulio Mastromauro e Alessandro Porzio (IT), “Molly Bloom” di Chiara Caselli (IT), “Oxytocin” di Ludwig Löckinger (DE), “Walking Home” di Max Richert (GB).
Saranno proiettati anche quattro lungometraggi fuori concorso, legati al tema 2017: “Medeas” di Andrea Pallaoro, “La teoria svedese dell’amore” di Erik Gandini, “Il giardino di limoni” di Eran Riklis e “Donne senza Uomini” di Shirin Neshat e Shoja Azari.

Tra fede e cultura all’ombra del monastero

Molti i momenti culturali nei tre giorni di Festival, a cominciare dalla relazione, sabato 22 luglio, di mons. Dario Edoardo Viganò, che interverrà sul tema “Lo sguardo femminile sulla realtà. Uno sguardo di speranza”. Sarà presente inoltre il filosofo Umberto Curi – che a Siloe è anche presidente della Giuria – per dibattere con il pubblico sul tema “Sesso debole? Alle origini del femminile”, giovedì 20 luglio.
Tre poi le testimonianze femminili, portatrici di tre sguardi culturali e religiosi diversi. In primis, Gianna Urizio, regista e delegato internazionale dell’Organizzazione protestante cinema Interfilm, che sabato 22 luglio parlerà de “La Bibbia è misogina? Dove, quando e perché la Bibbia parla delle donne?”. Ancora, il duetto venerdì 21 luglio, tra l’assessore comunale di Milano, Sumaya Abdel Qader, di religione islamica, e Miriam Camerini, artista teatrale di origini ebraiche. Un momento che lo stesso direttore artistico del Festival definisce: “L’Islam incontra l’Ebraismo in un monastero benedettino”.

Giurie e premi

Tre i premi del Siloe Film Festival. Il premio per il miglior film, assegnato dalla Giuria composta da Umberto Curi (presidente), Federico Busonero, Miriam Camerini, fra Roberto Lanzi, Barbara Sandrucci e Gianna Urizio. Secondo riconoscimento è il premio assegnato dal pubblico, scelto dai visitatori di Siloe nei giorni della rassegna. A chiudere è il premio Giuria giovani, composta da 11 ragazzi tra i 18 e i 25 anni: Allegra Fanti, Antonio Zebele, Cassandra Baldini, Francesco Capuano, Ilaria Dalla Noce, Inrica Tudor, Marco Sonzogni, Matteo Coltellese, Nicholas Bassan. Raffaella Caccioppola, Valentina Picci.

(*) Commissione nazionale valutazione film Cei