Vacanze
Molti i modi di impiegare l’aumentato tempo libero, almeno per i fortunati che ne hanno a disposizione abbastanza e hanno risorse adeguate per le scelte. Per tutti, comunque, ci sono strade semplici e a portata di mano, che richiedono il minimo impiego di fantasia e di risorse
Mentre il mondo politico nostrano (e non solo) sembra avvitarsi su se stesso, tra conflitti ad intra e ad extra, fra progetti illusori e relative marce indietro, tra sondaggi del giorno e del mese, siamo intanto arrivati nel cuore dell’estate, che, particolarmente tirchia di pioggia quest’anno, sembra invece generosa di sole. Una stagione nella quale si distinguono varie categorie di persone: quelli che sono o andranno in ferie o in vacanza (tra questi gli operai, ma anche i dipendenti pubblici e in particolare gli insegnanti che possono usufruire di un congruo periodo di libertà, per quanto “vigilata”…); quelli che lavorano più del solito o addirittura (gli “stagionali”) solo in questo periodo; quelli che continuano al ritmo consueto concedendosi solo qualche “stacco” provvisorio; e poi i tanti viaggiatori da un capo all’altro del mondo (ma quest’anno i nostri connazionali sembrano privilegiare le località italiane…), gli amanti degli spettacoli e dei concerti che colgono ogni occasione per assistervi o, meglio, parteciparvi.
C’è anche la schiera dei ragazzi e dei giovani che, liberi dagli impegni pressanti dello studio (a parte quanti hanno dovuto affrontare esami o li affronteranno all’Università), hanno l’imbarazzo della scelta su come utilizzare il tanto tempo a disposizione. Anche sull’uso di questo tempo speciale, infatti, per giovani o meno giovani, lavoratori in ferie o pensionati, famiglie in vacanza e o in semi-lavoro ci sono varie tipologie di scelte e sempre diverse e nuove possibilità. Molti i modi di impiegare l’aumentato tempo libero, almeno per i fortunati che ne hanno a disposizione abbastanza e hanno risorse adeguate per le scelte. Per tutti, comunque, ci sono strade semplici e a portata di mano, che richiedono il minimo impiego di fantasia e di risorse. Intanto rallentare il ritmo è già una scelta positiva che fa senz’altro bene, immersi come siamo in un’attività fin troppo frenetica e assillante; un po’ di riposo o di svago, cogliendo le varie iniziative e proposte, aperte a tutti, in gran parte delle nostre città e in molte località decentrate; riprendere buoni rapporti personali interrotti per l’accavallarsi degli impegni, o allacciarne di nuovi costruttivi e umanamente arricchenti; provare a realizzare qualche piccolo sogno o qualche modesto progetto che abbiamo dovuto tenere nel cassetto “durante l’anno”.
Ci sono poi – ma, in questo caso, per chi può – le classiche puntate, più o meno brevi, in montagna per chi vive al mare o al mare per chi vive altrove. Ma, come più di qualcuno suggerisce, c’è anche la possibilità di scegliere e leggere qualche buon libro (magari anche solo chiedendolo in prestito ad amici o in biblioteca…) che costituisce sempre una bella “compagnia” e può aprirci a conoscenze e ad orizzonti inattesi e avvincenti. E, perché no?, anche la gioia di visitare con calma – come qualcuno sta facendo – le nostre chiese, talora fin troppo trascurate e “sconosciute”, così ricche di testimonianze di fede e di arte. E magari anche soffermarci a meditare e a pregare, nelle chiese o in casa, o a contatto con la natura che in questa stagione si presenta così splendida e varia anche molto vicino a noi.
(*) direttore “Nuova Scintilla” (Chioggia)