Estate
L’estate è una stagione clou, opportunità unica per il nostro territorio e per i suoi abitanti, per conoscerlo e per viverlo al meglio, oltre che per offrirlo nel migliore dei modi, in tutte le sue ricchezze ambientali e nelle sue potenzialità turistiche, ai nostri numerosi ospiti
Parliamo ancora dell’estate. Dopo i cenni alle iniziative educative (Estate ragazzi, Grest, campiscuola), alle “sagre per tutti” che si moltiplicano in questo periodo, alla “stagione speciale” che offre numerose occasioni positive, e al problematico “lavoro stagionale”, torniamo su questa stagione clou, opportunità unica per il nostro territorio e per i suoi abitanti, per conoscerlo e per viverlo al meglio, oltre che per offrirlo nel migliore dei modi, in tutte le sue ricchezze ambientali e nelle sue potenzialità turistiche, ai nostri numerosi ospiti. A partire appunto dagli abitanti. In quanti approfittano di questi mesi sereni e soleggiati per una gita o per frequenti uscite in barca! Quanti, da Chioggia o dai moderni appartamenti di Sottomarina, ma anche dal nostro entroterra, quotidianamente raggiungono la propria postazione al sole sul lunghissimo litorale che si estende da Pellestrina a gran parte del Delta! Ed anche nell’entroterra polesano, come in quello cavarzerano, non ci si fanno certo mancare occasioni di incontro e di svago che allietano questi mesi.
Viene riscoperto persino il Carnevale in edizione estiva: così nel lungomare di Sottomarina, come pure a Cavarzere, più avvezza alle affollate sfilate carnevalesche (tutto sommato, ci pare, meno peggio d’estate che in Quaresima avanzata!…). Nei comuni dove non ci sono spiagge e impianti balneari, si recupera comunque con numerose altre proposte per residenti e visitatori. Non si dovrebbe mai scordare anche un sano ed efficace riferimento religioso. Questo mese, in particolare, si apre con i festeggiamenti nell’Isola di Pellestrina per la Madonna dell’Apparizione ed ha al suo centro quelli per la festa dell’Assunzione di Maria (titolare in cattedrale e a Polesine Camerini); mentre, subito il giorno dopo, si ricorda tradizionalmente il pellegrino e taumaturgo francese San Rocco (titolare a Gorino Sullam e devotamente e festosamente venerato in altre comunità come Rosolina e Ca’ Bianca).
Un efficace mix di devozione religiosa e di allegra convivialità, che, mentre ravviva le radici della fede cristiana su cui si fondano gran parte delle nostre tradizioni, contribuisce a rinsaldare i vincoli comunitari e a rilanciare, in clima di serena collaborazione, la vita quotidiana delle nostre città e dei nostri paesi. Non si tratta infatti di una sorta di mera divagazione o addirittura alienazione dalla ferialità, ma di forme e fasi di relax (in mare, in spiaggia, in piazza) come giuste pause da periodi più stressanti o che preludono a tempi ancor più impegnativi. In questa domenica, poi, a Chioggia si celebra la “festa del pescatore” con la messa solenne del vescovo nel santuario del Cristo di San Domenico e la tradizionale benedizione del mare con l’omaggio alla statua mariana in laguna. Certo i problemi non sono rimossi, ma si “rinfrescano” le energie e la fiducia per poterli superare meglio, nonostante tutto.
(*) direttore “Nuova Scintilla” (Chioggia)