Ambiente
In Italia circa i cambiamenti climatici, ironia della sorte, non cambia niente, ogni stagione ha la sua alluvione, non da oggi ma da sempre con danni e molti morti, ultima quella di Livorno. Manca una presa di coscienza da parte della gente ma soprattutto da parte dei governi, solleciti in altri settori, ad esempio in quello degli armamenti
Problema grave il clima vissuto con trepidazione dalla gente e molta preoccupazione dagli esperti.
Cerco tra le carte qualche contributo scritto e mi ritrovo fra le mani sorprendentemente il Papa che dialoga con i giornalisti sull’aereo di ritorno dalla Colombia. È cronaca passata ma temi, riflessioni, domande, risposte sono di emergente attualità e di originale efficacia come vengono esposte. Manca “l’intimidazione” dell’autorità a vantaggio del dialogo e dell’ascolto. Il Papa referente recita la parte del giornalista di bordo senza togliersi la veste bianca. Si introduce parlando della Colombia e della folla con le mamme che elevano verso il cielo i propri bambini, fiori di campo in una distesa di verde, popolo gioioso e cuore colmo di speranza nonostante dieci lustri di guerriglia, “la pace viene dal basso!”. Nell’intervista dallo stile botta e risposta emerge l’annosa questione del clima, una pioggia di voci diverse, quella del Papa tra virgolette. Secondo gli scienziati il riscaldamento degli oceani rende più intensi gli uragani come quelli che stanno colpendo Caraibi e Usa. Ma alcuni leader politici si rifiutano di collaborare al controllo delle emissioni dei gas ad effetto serra perché negano che sia opera dell’uomo. Il fenomeno comunque c’è, avvalorato da una ulteriore notizia: “Abbiamo 3 anni per tornare indietro o le conseguenze saranno terribili”. È cosa molto seria di cui gli scienziati indicano la via da seguire, i moralisti l’impegno responsabile e papa Bergoglio avvisa “ognuno ha la responsabilità morale e i politici hanno la loro. Che uno chieda agli scienziati e poi decida, sarà la storia a giudicare sulle sue decisioni” e non solo.
In Italia circa i cambiamenti climatici, ironia della sorte, non cambia niente, ogni stagione ha la sua alluvione, non da oggi ma da sempre con danni e molti morti, ultima quella di Livorno. Manca una presa di coscienza da parte della gente ma soprattutto da parte dei governi, solleciti in altri settori, ad esempio in quello degli armamenti. Voglia “di guerra o sete di denaro” è binomio che sta bene insieme per cui la bomba atomica lanciata sull’Oceano dalla Corea del Nord potrebbe diventare un simbolo.
Il dialogo poi è dirottato verso altre sciagure, sulle quali il Papa ha risposto attraverso passi della Bibbia. “Mi viene in mente una frase dell’Antico Testamento: l’uomo è uno stolto, un testardo che non vede. L’unico animale del creato che mette la gamba sullo stesso buco è l’uomo, il cavallo e gli altri animali non lo fanno”. Ed ha aggiunto: “C’è la superbia, la sufficienza e poi c’è il ‘dio tasca’, tante decisioni, non solo sul creato, dipendono dai soldi”.
(*) direttore “Il Nuovo Amico” (Pesaro-Fano-Urbino)