Inquinamento
A Pavia si deve puntare con convinzione sui mezzi pubblici, garantendo più parcheggi a corona del centro storico (possibilmente a prezzi contenuti) e incrementando la presenza di minibus (sul modello di Elettra e Pegaso). Se spostarsi in autobus a Pavia diventerà un’opportunità comoda e vantaggiosa, vedrete che in tanti rinunceranno volentieri alla loro auto
Nel primo pomeriggio di lunedì scorso, 6 novembre, dal Comune di Pavia è arrivato un annuncio che ha colto di sorpresa molti cittadini. In seguito al superamento per il quarto giorno consecutivo della soglia di allarme del Pm10 (oltre 50 microgrammi per metro cubo) registrato domenica, da martedì 7 è scattato nuovamente il divieto alla circolazione (per gran parte della giornata) per gli Euro 4 diesel e i veicoli commerciali Euro 3 diesel. La notizia è stata diffusa mentre Pavia era bagnata da una pioggia intensa, che aveva cominciato a scendere già dalla tarda serata di sabato ed è poi proseguita nei giorni successivi.
Da un punto di vista formale il Comune non ha fatto altro che applicare la legge. Certo, c’è da chiedersi se in situazioni del genere (con condizioni climatiche favorevoli all’abbattimento delle polveri sottili) non sia il caso di far prevalere un pizzico di sano realismo sulla fredda logica delle norme. Ma a parte ogni battuta, la questione è che lo smog non si può battere solo con i divieti: e questo vale a Pavia come per ogni altra città. In attesa che le case automobilistiche si decidano a sfornare solo veicoli “ecocompatibili”, è giusto cercare soluzioni locali.
A Pavia si deve puntare con convinzione sui mezzi pubblici, garantendo più parcheggi a corona del centro storico (possibilmente a prezzi contenuti) e incrementando la presenza di minibus (sul modello di Elettra e Pegaso). Se spostarsi in autobus a Pavia diventerà un’opportunità comoda e vantaggiosa, vedrete che in tanti rinunceranno volentieri alla loro auto.
(*) direttore “Il Ticino” (Pavia)