Fake news

Le menzogne possono essere combattute

In principio della nostra storia umana erano le fake news, ma nel più profondo principio, nel principio di ogni principio era la Parola, quella vera, il Verbum che è la Verità. In Gesù il Verbum si è manifestato nella nostra oscura storia ed è diventato Good News, la Buona Notizia, l’Evangelo. Questo ci assicura che tutte le fake news, le bufale, le menzogne possono essere combattute, anche nel tempo di internet, e che non precipiteremo nella confusione e nella disgregazione totale

(Foto: AFP/SIR)

In principio erano le fake news, cioè le menzogne, le bugie, quelle del serpente-diavolo. “Non morirete affatto. Anzi sarete come Dio”. Le menzogne hanno rovinato fin da principio la vita umana e hanno continuato ininterrottamente a rovinarla. Ciò che di più grande c’è in noi – la conoscenza e la comunicazione – è diventato anche la causa della nostra rovina. Tutta la storia è un continuo farci male reciprocamente anche attraverso la consapevole creazione di menzogne. Calunnie che distruggono le persone. Menzogne che avvelenano i rapporti tra i popoli. Il massimo di questa produzione di veleno mortale si ha durante le guerre, quando le false notizie e le informazioni trappola diventano un’arma efficace quanto le bombe. Ma anche nella lotta politica, in particolare nel momento della contesa elettorale. Infatti puntualmente con l’avvio della campagna elettorale, che ormai è incominciata alla grande, è scoppiata la polemica sulle bufale. L’allarme delle fake news è risuonato nella recente kermesse del Pd alla Leopolda, provocato da un articolo del New York Times che metteva in guardia l’Italia sulla possibile offensiva di false notizie durante la campagna elettorale, proveniente soprattutto dalla Russia dove pare che esistano centri specializzati nel produrre e diffondere, soprattutto attraverso internet, false notizie, come è successo durante la campagna elettorale che ha portato alla vittoria Trump.
Non sappiamo se anche questa sia una bufala, ma il fatto ha rinfocolato la battaglia tra partiti che si accusano reciprocamente di usare la falsità per delegittimare l’avversario. Quello che è certo è che con l’avvento di internet – in special modo attraverso i social media, i blog e i liberi commenti alle notizie dei giornali on line – la produzione e diffusione di false notizie è aumentata a dismisura. Ognuno ha la possibilità di dire quello che vuole e di creare immagini di ogni tipo e poi diffondere il tutto attraverso i potenti canali della rete globale. Una possibilità pazzesca, mai esistita prima d’ora. Che dire? Che lo strabiliante sviluppo delle tecniche della comunicazione è diventata la maledizione del nostro tempo? Non si può dire così. Ci troviamo di fronte ad una costante del progresso umano: ad ogni conquista aumenta la possibilità di sviluppare le nostre buone qualità umane, ma anche la nostra capacità di farci del male. Con le nuove tecnologie telematiche la comunicazione tra le persone, che è un tesoro che impreziosisce la vita, è aumentata in maniera esponenziale, come anche la libertà di espressione che è il fondamento della democrazia, ma nello stesso tempo è aumentata enormemente anche la possibilità di disintegrare le relazioni umane. Certi social, come Facebook, sono diventati la fiera della idiozia e della cattiveria umana. Attraverso i social media la falsa notizia si autoalimenta, dando origine a mostruosità, infatti quanto più una notizie è falsa e incredibile tanto più si diffonde, diventa “virale”, e alla fine diventa, per molti, credibile. È successo di recente con il fotomontaggio che mostra la presidente della Camera Boldrini e la sottosegretaria Boschi ai funerali di Riina. Ma non dobbiamo arrenderci. Si può combattere il male attraverso l’educazione e il controllo. Educazione all’uso di questi potenti mezzi di informazione ormai alla portata di tutti, anche dei bambini. Bisogna rendere consapevoli tutti, ma particolarmente i minori, che lo smartphone o il computer sono strumenti pericolosi che, se usati male, possono fare danni gravissimi a se stessi e agli altri. Poi il controllo: dei genitori per quanto riguarda i ragazzi, dei gestori dei grandi social media e delle istituzioni pubbliche per quanto riguarda la società. Controllo non è, di per sé, una parola brutta, antidemocratica. È compito del potere politico combattere il male che danneggia tutti e il cattivo uso dei media è certamente tale. Si pensi a quanto è successo con lo sviluppo della scienza dell’atomo e della creazione delle armi nucleari. Se non ci fosse stato lo sforzo, ancorché insufficiente, per il loro controllo, chissà dove saremmo arrivati. In principio della nostra storia umana erano le fake news, ma nel più profondo principio, nel principio di ogni principio era la Parola, quella vera, il Verbum che è la Verità. In Gesù il Verbum si è manifestato nella nostra oscura storia ed è diventato Good News, la Buona Notizia, l’Evangelo. Questo ci assicura che tutte le fake news, le bufale, le menzogne possono essere combattute, anche nel tempo di internet, e che non precipiteremo nella confusione e nella disgregazione totale.

(*) già direttore “L’Azione” (Vittorio Veneto)