L’augurio di un Natale “buono”, cioè un Natale “fecondo di bene”, un Natale “che è personalizzato: buono per te, per la tua vita, per la tua famiglia, per il tuo paese, la tua città, per tutto il mondo”. “Un Natale ‘buono’ che sia quindi un Natale di pace”. Inizia così il videomessaggio di auguri per il Sir del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia- Città della Pieve e presidente della Cei. La pace, spiega il cardinale, “non è l’assenza delle contese, delle guerre. La pace è il dono di Dio, la pace è un cuore pacificato. La pace è il più grande miracolo che Iddio possa compiere nel cuore dell’uomo e per tutta l’umanità perché la pace l’ha portata Gesù quando è venuto sulla terra” e “il Risorto appena ha incontrato i suoi apostoli: Pace a voi”.
“Gesù viene nel mondo e porta la pace e il Risorto porta la pace, e io questa pace la auguro soprattutto alle famiglie. Che veramente in ogni famiglia si riscopra l’immagine di Dio, che ogni famiglia sia quello che per vocazione deve essere”. In nessuna famiglia, l’augurio di Bassetti, “in nessuna mensa manchi mai il pane quotidiano. Che le famiglie non si dividano, che ritrovino sempre la riconciliazione fra di loro. E se ci fosse qualche motivo di divisione non si prendano i figli come ostaggio per contrapporsi. I figli vanno sempre rispettati”.
“La pace – prosegue Bassetti – possa essere in tutte le persone che in questo momento soffrono”: ammalati negli ospedali, anziani, carcerati. E ricordando le visite ai detenuti della sua diocesi: “Quando li vado a trovare mi dicono sempre che la sofferenza più grande sono i figli lontani, soprattutto quelli di altre nazioni”. Di qui l’augurio conclusivo: “Che veramente la pace di Cristo come un manto – lo diceva anche il profeta Isaia – possa ricoprire tutta la terra e trasformi dal di dentro il cuore di ogni uomo e di ogni donna”.