Cinema

Oscar 2018: miglior film straniero il cileno “Una donna fantastica”, animazione “Coco” della Disney. Attrice non protagonista Allison Janney per il film “Tonya”

Nella 90ª cerimonia degli Oscar, condotta dal comico Jimmy Kimmel, l’Oscar come miglior film straniero è andato al Cile con “Una donna fantastica” (“Una mujer fantástica”) di Sebastián Lelio, che sbaraglia il favorito “L’insulto” (“L’insulte”) di Ziad Doueiri dal Libano, passato nel 2017 alla Mostra del Cinema di Venezia, nonché il vincitore dello scorso Festival di Cannes “The Square” di Ruben Östlund, dalla Svezia.
Altro Oscar “pesante” assegnato nel corso della serata hollywoodiana è quello per la miglior attrice non protagonista, andato a Allison Janney per il film “Tonya” (“I, Tonya”). La Janney, già vincitrice del Golden Globe per il ruolo, ha interpretato la spietata e anaffettiva madre della campionessa di pattinaggio artistico su ghiaccio Tonya Harding, membro del team olimpico statunitense e accusata nel 1994 di violenza su una collega.
Miglior cortometraggio d’animazione “Dear Basketball” regia di Glen Keane e Kobe Bryant. Nel conferire il premio l’attore Mark Hamill, il Luke Skywalker di “Star Wars”, ha ironizzato sulla cerimonia dello scorso anno, ripetendo tra se stesso ad alta voce nell’aprire la busta: “Per favore non dire ‘La La Land’” (ha richiamato l’errore durante la premiazione 2017 che ha visto coinvolti Warren Beatty e Faye Dunaway).
Il miglior film di animazione, come da previsione, è quello della Disney “Coco”, ambientato in Messico.
Miglior effetti speciali, Visual Effects, sono quelli di “Blade Runner 2049”, di John Nelson, Gerd Nefzer, Paul Lambert e Richard R. Hoover, mentre il miglior montaggio dell’anno è quello di Lee Smith per il kolossal britannico “Dunkirk” diretto da Christopher Nolan.
La curiosità: simpatica gag a metà della cerimonia del conduttore Jimmy Kimmel, che ha preso con sé alcune star come il regista Guillermo del Toro, gli attori Mark Hamill, Margot Robbie, Armie Hammer e Emily Blunt, e si è recato in una sala cinematografica adiacente al Dolby Theatre per fare una sorpresa a dei normali spettatori in sala. È l’omaggio dell’industria del cinema hollywoodiano al suo pubblico.

(Sergio Perugini)