Politica

Elezioni: tiene la partecipazione, completamente ridisegnata la geografia politica (2)

Affluenza alle urne sostanzialmente stabile, quadro politico completamente trasformato: il Movimento 5 Stelle è di gran lunga il primo partito; il centro-destra è la coalizione più votata ma al suo interno la Lega ha effettuato il sorpasso su Forza Italia; il Pd e l’intero centro-sinistra hanno avuto un nettissimo calo. Questo è in sintesi l’esito del voto di domenica 4 marzo. La partecipazione al voto è stata del 73% contro il 75,2 della scorsa tornata. Ma va tenuto conto che stavolta si è votato soltanto di domenica e che ci sono stati molti disagi nei seggi (causati in gran parte dall’introduzione del tagliando anti-frode). Il calo dei votanti che si rileva dal 1979 ha rallentato la sua corsa: tra 2013 e 2008 era stato del -6,6%, tra 2018 e 2013 del -3%.
Per quanto riguarda l’esito del voto, mancano all’appello pochissime sezioni e ormai gli scrutini sono praticamente completati, anche se per i risultati ufficiali e soprattutto per l’assegnazione dei seggi bisognerà aspettare ancora, vista la complessità dei meccanismi della legge elettorale. Alla Camera, a questo punto, il M5S è al 32,5%; il centro-destra come coalizione è a quota 37%, con la Lega al 17,4%, Forza Italia al 14%, Fratelli d’Italia al 4,3 e Noi con l’Italia-Udc all’1,1%; il Pd è al 18,7% come partito, mentre la coalizione di centro-sinistra è al 22,8% (+Europa di Emma Bonino è al 2,5%). Liberi e Uguali è al 3,3%. Nessun’altro partito ha superato la soglia di sbarramento del 3%. I dati relativi al Senato non si discostano in maniera significativa da quelli della Camera e stando così le cose non è emersa dalle urne alcuna maggioranza di governo già definita. (segue)