Politica

Repubblica S. Marino: associazioni ecclesiali su pdl unioni civili, “no a equiparazione a famiglia”. Chiesto incontro con comitato promotore

L’invito a tutte le forze politiche a “valutare con molta attenzione le decisioni per quanto è in gioco per il futuro del paese” e ai cittadini “ad essere molto attenti al fine di valutare con consapevolezza le scelte che verranno effettuate su questo tema nei prossimi giorni e mesi”. Lo rivolge il Coordinamento delle associazioni ecclesiali della diocesi di San Marino–Montefeltro ricordando che nella Repubblica sanmarinese in questi giorni “il comitato promotore ha voluto ribadire la bontà nell’impianto della legge di iniziativa popolare sulle unioni civili mentre l’Europa, con straordinario tempismo, sollecita con il V rapporto Ecri su San Marino l’adozione di una normativa sulle relazioni tra le persone dello stesso sesso”. Di qui alcune precisazioni sulla normativa proposta. Per il Coordinamento, “vuole equiparare le unioni civili alla famiglia”; obbliga San Marino “a riconoscere come unioni civili i matrimoni contratti all’estero, anche di persone dello stesso sesso, assimilando l’unione civile al matrimonio”; richiama esplicitamente e ampiamente il diritto di famiglia per omologare unione civile a famiglia; vuole acquisire per le unioni civili “soprattutto i diritti ma non altrettanto i doveri della normativa relativa all’istituto della famiglia”; “vuole essere punitiva verso chi non riconosce la sostanziale eguaglianza tra unione civile e famiglia”. Il tema delle unioni civili “esige di essere affrontato con serietà e senza un approccio ideologico” e “con onestà e chiarezza nei confronti dei cittadini”, osservano le associazioni ecclesiali, mentre “la proposta di legge di iniziativa popolare non va in questa direzione”. Di qui la richiesta di un incontro con tutte le forze politiche, con il comitato promotore e con i cittadini per un confronto su queste tematiche.