Intervista
“Padre Pio è stato l’uomo dell’essenziale, del Vangelo vissuto: i giovani ricercano questo tipo di testimoni, che non solo parlano di Cristo, ma Cristo lo fanno vedere nei loro gesti eloquenti. Appunto come ha fatto Padre Pio e come sta facendo Papa Francesco”. Lo ha detto mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, in un’intervista rilasciata al Sir a una settimana dalla visita di Papa Francesco nel luogo in cui il frate svolse il suo ministero. “Non vogliamo che la sua visita sia soltanto un evento mediatico – puntualizza il presule -. Vogliamo che sia un evento di grazia, che Papa Francesco venga accolto per confermarci nella fede, per incoraggiarci nel nostro progetto pastorale, per dare una svolta al nostro essere cristiani tramite il suo magistero e i suoi gesti quotidiani”. Il presule racconta della preparazione nelle parrocchie, che “hanno elaborato un programma spirituale e pastorale per le ultime due settimane di attesa, ma anche i centri sociali e culturali si stanno impegnando a tenere un convegno sul magistero e sul ministero di Papa Francesco”. Secondo il presule, “il valore della visita del Papa è anche simbolico”. “Non è un caso che venga da noi proprio nel cuore della Quaresima, alla vigilia della domenica precedente la Domenica delle Palme, cioè a 15 giorni dalla Pasqua. Farà sicuramente riferimento alla misericordia e al sacramento della penitenza: del resto, Padre Pio è passato alla storia perché confessava anche fino a 12-14 ore al giorno”. Mons. Castoro indica, tra gli appuntamenti, la visita di Francesco alla Casa Sollievo della Sofferenza. “Per sua espressa richiesta vuole visitare il reparto di oncologia pediatrica per dare una carezza ai bambini. Quando lo abbiamo saputo, ci siamo commossi tutti. Poi celebrerà la Messa sul sagrato del Santuario”. La sua attenzione sarà rivolta anche ai giovani. “Sicuramente il Santo Padre, il 17 marzo, dirà una parola ai giovani. La sera prima del suo arrivo, ci sarà una veglia di preghiera nel Santuario, guidata dal segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino. Prevediamo l’afflusso di circa duemila giovani, che il giorno seguente parteciperanno alla Messa con il Papa”.