Anniversari
“La strada che Francesco intende percorrere è per lui davvero aperta e rifugge le conclusioni facili: il cammino si rivela camminando”. Lo afferma l’editoriale de “La Civiltà Cattolica” sui cinque anni del suo pontificato, che apparirà nel numero in uscita sabato 17 marzo, oggi anticipato online. “Francesco, come tutti i papi – si legge nell’analisi – ha generato resistenze fuori e dentro la Chiesa”. “Per alcuni, il cattolicesimo dovrebbe essere custodito da una minoranza di puri che ne preservino la dottrina in uno scrigno e che non si contaminino nel mondo, nella storia, nella realtà”, mentre per lui “la Chiesa deve essere sempre aperta sulla ‘piazza’, per far entrare la gente, sì, ma soprattutto per far uscire Cristo senza chiuderlo dentro a chiave” e “il Vangelo è il talento da spendere e da far fruttificare. La Chiesa deve scendere per strada, sporcarsi e magari ferirsi”. Ma, annota l’editoriale, “mentre fino a oggi l’opposizione era in buona sostanza ‘grammaticalmente’ corretta”, ora appare spesso del tutto “sgrammaticata”, cioè “non in grado di parlare il linguaggio ecclesiale, e persino divisiva su questioni decisive quali l’autorità ecclesiastica o la liturgia. Ciò ha coinvolto persino alti prelati e ha comportato l’intervento della Sala Stampa della Santa Sede” e in un caso grave dello stesso Pontefice. “Rimane però il fatto che il pontificato di Francesco è intimamente e profondamente drammatico”.