Politica
Sulla vittoria della destra in Colombia hanno pesato due fattori: la questione venezuelana e lo stallo nelle trattative con la guerriglia dell’Eln. Lo dice al Sir Gianni La Bella, lo storico che per la Comunità di Sant’Egidio ha gestito le varie fasi della trattativa tra Governo colombiano e Farc, a proposito delle elezioni legislative che si sono svolte domenica nel paese sudamericano. “La situazione del confinante Venezuela è stata decisiva in queste elezioni – dice –. La presenza di profughi venezuelani, ormai molto massiccia in Colombia, ha fatto molta presa sull’opinione pubblica. La gente teme che una vittoria alle Presidenziali di Gustavo Petro, il maggiore candidato di sinistra, creerebbe una sorta di secondo Venezuela”. Ma “ha pesato molto la questione dell’Eln, più di quello che si crede. La riapertura del tavolo di Quito decisa subito dopo il voto dal presidente Santos rischia di essere tardiva”. Certo, per La Bella, “il risultato non è stato certo confortante per il futuro del cammino di pace in Colombia. Una vittoria alle presidenziali dell’uribista Iván Duque rischia di far ripartire tutto da capo, siamo in un brutto ginepraio”.