Politica
Tra chi ha dedicato molti sforzi alla costruzione della pace i sentimenti sono contrastanti. “La destra ha avuto un’affermazione abbastanza forte e certamente cercherà di rallentare l’implementazione del cammino di pace, ma dal punto di vista giuridico l’accordo è stato blindato della Corte Costituzionale, per tre legislature non si potrà cambiare nulla, neppure Uribe lo può fare”. Questo il parere di Leonel Narváez Gómez, padre della Consolata e presidente della Fondazione per la Riconciliazione, nel commentare al Sir l’esito delle elezioni legislative di domenica, che hanno visto prevalere le forze di destra contrarie all’accordo di pace tra Governo colombiano e Farc. Resta, però, secondo il religioso, il tema che divide la società: “Tutto ruota attorno all’idea di giustizia che abbiamo. In molte persone prevale l’idea di una giustizia punitiva, invece che riparativa. E stiamo parlando di un popolo cristiano al 99 per cento! Questa è una sfida per la Chiesa, una questione che non può non interpellarci. Così come non può non interpellarci che il vero ostacolo all’applicazione dell’accordo è lo spirito di vendetta”.
Per il futuro, padre Narváez non nasconde una speranza: “Tra i motivi del successo della destra c’è la situazione del Venezuela. È stata seminata la paura che se prevalesse la sinistra anche la Colombia potrebbe cadere nel cosiddetto Castrochavismo. Io penso che si tratti di una bugia, ma se le cose cambiano in Venezuela, dove non si può andare avanti così, i colombiani capiranno che quella seminata è una finta paura”.