Riepilogo
Cinque anni con Papa Francesco: mons. Semeraro (Albano), “i suoi cinque sensi spirituali permettono alla Chiesa di essere una Chiesa da gustare”
“Nel linguaggio di Francesco molto ricorrente è la parola ‘sguardo’ e questo ha, fra l’altro, un’eco molto personale. Qui vorrei, però, applicare il senso della vista a una categoria preferita da Francesco, molto ripetuta ma forse in forma riduttiva. Si tratta delle periferie”. Lo scrive mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del C9, in una sua nota pubblicata dal Sir in cui ripercorre i cinque anni di pontificato di Papa Francesco attraverso i cinque sensi spirituali di Bergoglio. “L’udito ‘parla’ dello stile di governo di Bergoglio: la sinodalità. L’ascolto – sottolinea il presule – è proprio il primo atteggiamento, che il Concilio ha insegnato in Dei Verbum”. Un altro senso spirituale di Bergoglio è “il gusto”, che “è il dono della gioia che si deposita nel nostro cuore quando accogliamo il suo Evangelo (Evangelii gaudium)”. Poi, l’odorato, che “è in grado d’introdurre nel profondo della relazione, nell’intimità (‘pastori con l’odore delle pecore’)”. Il vescovo di Albano indica, infine, “il tatto” che “dev’essere letto in sfondo antropologico e spirituale”. “Francesco – spiega mons. Semeraro – comincia a parlarne in senso cristologico (‘toccare la carne di Cristo’), ma giunge poi alla carità verso il prossimo”. “Ecco, dunque, i cinque sensi spirituali che permettono alla Chiesa di essere una Chiesa dai ‘sani sensi’ e, pure, una Chiesa da gustare”. (clicca qui)
Film con Papa Francesco: Wim Wenders, “mai l’avrei immaginato”. “Non un film su di lui ma con lui”
“Nemmeno nei miei sogni più arditi avrei mai immaginato di girare un film su Papa Francesco. Quando ho ricevuto la lettera con l’invito a venire in Vaticano per discutere della possibilità di girare un film sul Papa con mons. Dario Viganò, per prima cosa ho tirato un respiro profondo, poi sono andato a fare il giro del palazzo”. Così Wim Wenders, regista tre volte nominato agli Oscar, parla della sua ultima creatura: il film “Papa Francesco. Un uomo di parola” che uscirà nelle sale il prossimo 18 maggio e di cui è possibile vedete il trailer in esclusiva su Vatican News. Wenders spiega che il film “risponde pienamente alle alte attese che vi avevo riposto e cioè che avrebbe consentito a Papa Francesco di parlare direttamente a ciascuno spettatore e a ciascun ascoltatore di tutti gli argomenti e di tutte le preoccupazioni che sono importanti per lui, quasi in un faccia a faccia. L’intenzione era che non fosse un film su di lui, ma con lui”. (clicca qui)
Medio Oriente: card. Bassetti, “sull’orlo di una spaventosa deflagrazione”. L’impegno della Cei in Siria con Avsi
“Il Medio Oriente è sull’orlo di una spaventosa deflagrazione. La distruzione sistematica tuttora in corso in Siria ne è l’indicatore più emblematico. È urgente chiederci cosa potrebbe fare la Chiesa per difendere il bene prezioso e fragile della pace e della dignità umana e come porre un segno forte per tentare di fermare la violenza e riportare tutti alla riflessione e alla pacifica soluzione delle controversie”. Lo ha detto oggi il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, durante la conferenza stampa indetta per fare il punto sul progetto “Ospedali Aperti”, ideato dal card. Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria e gestito dall’Avsi, organizzazione internazionale che opera su più fronti per garantire le cure anche alle vittime più povere del conflitto in Siria. Una prima risposta, ha dichiarato il cardinale, è “l’aiuto solidale”. “Dal 2014 ad oggi la Cei ha sostenuto le vittime della guerra siriana soprattutto attraverso la nostra Caritas. L’impegno complessivo della Chiesa italiana in Siria negli ultimi cinque anni è di 5 milioni di euro tratti dai fondi dell’8×1000 e serviti a sostenere 15 progetti che hanno contribuito ad alleviare le sofferenze della popolazione intervenendo in diversi ambiti, alloggio, sanità, educazione, arrivando a portare in Italia 40 persone che avevano urgente bisogno di cure specifiche”. (clicca qui)
Svezia: Consiglio delle Chiese, intervento a difesa delle scuole di ispirazione religiosa
Il partito socialdemocratico svedese oggi ha presentato, come parte del programma della sua campagna elettorale verso le elezioni del prossimo settembre, la proposta di abolire le scuole di ispirazione religiosa. Un comunicato del Partito spiega che “nessuno studente dovrebbe essere sottoposto a indottrinamento religioso” e che “la scuola dovrebbe essere caratterizzata dai valori e principi contenuti nella Costituzione”. Immediata la reazione dell’ufficio di presidenza del Consiglio delle Chiese con un intervento pubblicato stamane sul sito dello Svenska Dagbladet. Anche perché la scorsa settimana, spiega l’articolo, l’assessore all’istruzione di Stoccolma, Olle Burell, aveva annunciato che non sarebbero stati più stipulati contratti di locazione per gli operatori di scuole confessionali (religiosi), sostenendo che “le scuole private religiose contribuiscono all’isolamento e rafforzano la segregazione”. “La verità è diversa”, scrivono i leader delle Chiese: l’1% degli studenti delle scuole elementari frequenta una delle circa 70 scuole di ispirazione confessionale in cui tuttavia le attività segnatamente “religiose sono volontarie e si svolgono al di fuori degli orari previsti”, mentre il curriculum obbligatorio è sottoposto a verifiche dall’ispettorato scolastico perché “sia conforme alle indicazioni ministeriali”. Se ci sono “scuole confessionali (e non confessionali!) che non raggiungono la diversità e l’integrazione” è perché “scuole di ogni tipo possono fallire ed essere controproducenti”. (clicca qui)
R.D. Congo: i vescovi, “si alimentano scontri etnici per sfruttare impunemente le ricchezze”
“Si stanno alimentando scontri etnici per costringere gli abitanti alla fuga e liberare spazi in modo da sfruttare impunemente le ricchezze del territorio”: lo denunciano i vescovi della Repubblica Democratica del Congo. “Violenze su larga scala etnicamente mirate si stanno verificando in Ituri, con uccisioni, incendi di case, saccheggi e massicci spostamenti della popolazione. Questa violenza – sottolineano – copre la volontà nascosta di mettere i diversi gruppi etnici l’uno contro l’altro e sembrano destinati a svuotare queste aree dai loro abitanti per interessi sconosciuti”. In una nota diffusa dall’agenzia Fides i vescovi spiegano che “gruppi di migranti stranieri armati, in Ituri, si spostano con grandi mandrie in cerca di terreni coltivabili o pascoli. Questi migranti si fermano e la loro presenza diventa una minaccia per la popolazione locale. A questi si aggiungono gruppi armati locali e altri non identificati che diffondono la desolazione tra la popolazione attraverso furti, stupri, saccheggi e omicidi”. I vescovi parlano della “massiccia presenza di rifugiati della Repubblica Centrafricana e del Sud Sudan in Haut-Uélé, Bas-Uélé e Ituri, che superano il numero delle famiglie locali” e puntano il dito contro “il banditismo armato e l’aumento dell’insicurezza nelle aree urbane e nelle zone di sfruttamento minerario”. (clicca qui)
Ue: Commissione propone un’autorità europea del lavoro e una iniziativa per “la protezione sociale di tutti i lavoratori”
(Strasburgo) La Commissione Ue ha presentato oggi una proposta relativa a un’autorità europea del lavoro, assieme a una iniziativa per “garantire l’accesso alla protezione sociale per tutti i lavoratori subordinati e autonomi”. Due iniziative, inscritte nel programma del Collegio Juncker e annunciate dal presidente, che sono accompagnate da una comunicazione sul monitoraggio dell’attuazione generale del pilastro europeo dei diritti sociali, varato lo scorso novembre dall’Ue27. Valdis Dombrovskis, vicepresidente dell’esecutivo, afferma: “L’Europa è ormai in costante crescita e l’occupazione è in aumento, ma dobbiamo garantire che la crescita sia più inclusiva, a vantaggio di tutti. Il pacchetto di proposte punta a questo obiettivo indicando alcune fasi: garantire che le norme in base alle quali le persone possono vivere e lavorare nell’Unione europea siano note e applicate, dare seguito all’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, favorire il generale slancio per i diritti sociali e concentrarsi sull’accesso alla protezione sociale. Un’Europa sociale più forte è un’Europa più sostenibile”. Come sempre, tali iniziative della Commissione passano al vaglio del Parlamento e del Consiglio con l’auspicio che possano essere operative entro il prossimo anno. (clicca qui)
Tromba d’aria nel Casertano: mons. D’Alise (vescovo), “pronti ad aiutare chi ne avesse bisogno”
È il momento della conta dei danni, ma anche della pronta disponibilità ad aiutare chi si trova in difficoltà. Questo è il clima che si respira a Caserta dopo la tromba d’aria che ieri sera si è abbattuta sul Casertano, in particolare a San Nicola La Strada, Marcianise, San Marco Evangelista. “Ci sono stati alcuni feriti tra i passanti lungo il viale Carlo III che va verso la Reggia di Caserta – ha raccontato al Sir il vescovo di Caserta, mons. Giovanni D’Alise –. I danni più ingenti, nelle case maggiormente colpite, riguardano i tetti e i solai. Sono caduti anche alcuni alberi”. Adesso, aggiunge, “devo verificare quali sono le difficoltà, conseguenti alla forte tromba d’aria, per vedere come venire incontro alla gente. Con le piccole riserve che abbiamo cerchiamo di dare una mano”. (clicca qui)