Ecologia integrale
L’attività estrattiva intensiva, con i tanti guasti causati alle popolazioni e al creato, rappresenta l’argomento centrale della lettera pastorale del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) “Discepoli missionari custodi della casa comune – Discernimento alla luce dell’enciclica Laudato si’”, che viene presentata oggi a Bogotà. “Desideriamo discernere – si legge nel documento ricevuto in anteprima dal Sir – i segni del nostro tempo, tra i quali c’è l’avanzamento accelerato e su grande scala delle attività estrattive e delle industrie che da essa derivano, provocando un molteplice impatto nella vita e nella salute delle popolazioni vicine ai progetti e nell’ambiente di tutta la regione”.
I vescovi si dicono consapevoli dell’importanza storica che una corretta attività estrattiva ha rivestito per le economie di molti Stati e riconosce in molti imprenditori, funzionari e professionisti l’esercizio responsabile della propria attività. Al tempo stesso, mantengono “come priorità il criterio evangelico di mettere la persona umana al di sopra di qualunque fine economico”. E rivolgono perciò un appello a imprenditori, investitori e governanti “perché rivedano l’avanzare di attività economiche basate sull’estrattivismo, così da dare priorità alla sostenibilità della vita dei territori e delle loro popolazioni, mettendola al primo posto rispetto a qualsiasi interesse finanziario”.
La lettera denuncia, viceversa, la crescita di progetti minerari e petroliferi in tutto il continente, offrendo nel secondo capitolo una breve sintesi della storia recente e dei molteplici interventi da parte del Celam, della Rete ecclesiale panamazzonica (Repam) e di altri organismi ecclesiali.