Custodia del Creato
“Tra i luoghi che hanno un’enorme importanza per gli ecosistemi e per il clima a livello mondiale c’è sicuramente l’Amazzonia, che assieme alle foreste tropicali della cintura equatoriale in Africa e in Asia equilibrano la vita nel pianeta”. Lo scrive il Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) nella lettera pastorale “Discepoli missionari custodi della casa comune – Discernimento alla luce dell’enciclica Laudato si’”, che viene presentata oggi a Bogotà. “La crescente distruzione dell’Amazzonia e i cambi radicali dell’ecosistema amazzonico minacciano l’esistenza di circa 30 milioni di persone, membri di numerosi popoli indigeni, di popoli afroamericani, rivieraschi e molte altre popolazioni”, prosegue il documento ricevuto in anteprima dal Sir.
La lettera pastorale, nell’ultima parte, prosegue ribadendo il ruolo centrale del bene comune, che deve guidare i governanti di fronte a scelte che riguardano la custodia del creato e la difesa delle popolazioni meno protette. I vescovi richiamano poi a una coerenza tra la fede e le opere, suggerendo una serie di pratiche personali e comunitarie e raccomandando di “accompagnare le comunità danneggiate da conflitti causati da attività estrattive, con la volontà di contribuire, a partire dallo Spirito del Vangelo, a far sì che i conflitti si risolvano in forma pacifica e allo stesso tempo con giustizia e rispetto dei diritti dei popoli. Per questo, continueremo a impegnarci per promuovere processi formativi che permettano alle comunità, alle loro organizzazioni e ai leader sociali di conoscere i loro diritti”. I vescovi concludono con un invito a una conversione ecologica integrale: “L’enciclica del Papa Laudato si’ ci rivolge un appello alla conversione ecologica. Tutti noi, battezzati e battezzate, dobbiamo cambiare i nostri stili di vita, le modalità di produzione e di consumo, per essere sempre più coerenti con i valori del Vangelo. Una Chiesa in uscita missionaria, povera per i poveri, è anche una Chiesa che ama e protegge la creazione”.