Economia
Sul fronte delle tante aziende italiane in crisi, “non possiamo vivere, come ieri, di contrapposizioni, di veti incrociati, di rivendicazioni corporative anche perché, essendo spesso ormai gli azionisti di maggioranza non italiani, c’è il rischio che se non trovano una ragionevolezza nell’affrontare i problemi portino via tutto”. Così il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, incontrando i giornalisti a margine della Messa che ha celebrato questa sera nella cattedrale di San Lorenzo per il mondo del lavoro, in occasione della solennità di San Giuseppe. Per il porporato, casi come quello della Piaggio, così come altri casi simili in Italia, sono “importanti perché ci insegnano come vivere”. Per il cardinale, infatti, “la situazione della Piaggio e di altre realtà che sono in Italia, magari anche più grandi dal punto di vista numerico e strutturale, in questi ultimi tempi, ci insegnano che non dobbiamo mai disperare, mai arrenderci e che mettendoci al tavolo delle trattative con buona volontà e nell’orizzonte di ciò che è possibile e non utopistico si può arrivare a qualche soluzione positiva”. Questo, “deve essere un insegnamento che va al di là dei singoli casi e che deve diventare sempre di più un criterio generale, importante perché ci insegna come vivere”.