Convegno a Milano
(Milano) “Rivolgere un’attenzione specifica alla formazione, comprendere come essa si è sviluppata e trasformata, attraverso quali strumenti e quali forme è stata veicolata significa entrare dentro il percorso di processi complessi e inevitabilmente legati ai tempi lunghi, apparentemente poco visibili ma sicuramente decisivi per la storia non solo della nostra associazione, ma della realtà dentro cui l’associazione è stata fattore di cambiamento in tutti questi centocinquant’anni di vita”. Lo ha affermato Matteo Truffelli, presidente dell’Azione cattolica italiana, introducendo il convegno “Impegno educativo dell’Ac in centocinquant’anni di storia”, che si svolge oggi a Milano, presso la sede dell’Università Cattolica. Truffelli ha anzitutto sottolineato il legame tra Ac e ateneo milanese, “un legame antico, direi originario, se non, forse, fondativo. Basti pensare al ruolo di primo piano che hanno avuto in entrambe le realtà figure decisive per la nascita dell’università e per la storia dell’associazione come Giuseppe Toniolo, Vico Necchi, Francesco Olgiati, Armida Barelli. E poi figure altrettanto importanti per la crescita e lo sviluppo dell’università e dell’associazione come Giuseppe Lazzati, a cui oggi penso vada un pensiero particolare. La nostra è una storia comune, possiamo dire, fatta di passi che si intrecciano”.
L’Università Cattolica “è da sempre un punto di riferimento importante per l’Azione cattolica, per i tantissimi suoi aderenti che qui hanno studiato e hanno insegnato, ma, più in generale, per l’elaborazione culturale e il patrimonio di conoscenza che essa mette a disposizione della società e della Chiesa italiana. L’Università Cattolica sa di avere nell’associazione e in tutti i suoi soci degli affezionati sostenitori e dei promotori”. “Siamo perciò particolarmente lieti di poter vivere qui una tappa importante del percorso formato dai numerosi appuntamenti nazionali e locali con cui l’Azione cattolica italiana sta celebrando il 150° anniversario della propria fondazione”, ha aggiunto. Truffelli ha, quindi, sottolineato: “Nell’arco di questa nutrita serie di appuntamenti celebrativi e scientifici dedicati al 150° dell’Ac e allo studio della sua lunga e importante storia non poteva mancare un momento dedicato a ricostruire il significato e il valore che, nell’ambito di questa storia, ha avuto l’impegno formativo dell’associazione. È importante, infatti, rimettere il tema della formazione al centro della rilettura complessiva della storia della nostra associazione, perché la formazione ha occupato, effettivamente, uno spazio centrale dentro a questa storia”.
Proprio dalla proposta formativa “elaborata e proposta capillarmente dall’associazione, infatti, occorre partire per comprendere l’incidenza che essa ha avuto nel far maturare generazioni di credenti laici capaci di assumere un ruolo decisivo nella vita del Paese e in quella della nostra Chiesa”.