“Carceri, si cambia” è il titolo di apertura dell’edizione di Avvenire di domani, dedicato al varo, da parte del governo del decreto attuativo sulle pene alternative. Una riforma incompleta, peraltro, ancora incompleta e che vede il centrodestra e M5s contrari. Al tema è dedicato anche l’editoriale “Il Consiglio dei ministri non ha approvato alcun decreto “svuotacarceri”, ma appena un quarto della riforma dell’ordinamento penitenziario che il Parlamento gli aveva delegato - scrive Danilo Paolini -. Prevede la possibilità di un più ampio ricorso alle pene alternative e alla semilibertà, perché le statistiche dimostrano che così si abbatte dal 60 al 19% la recidiva. È quindi davvero uno strano Paese, il nostro, dove una riforma nata con questo obiettivo arriva al traguardo monca, a legislatura finita e, soprattutto, al termine di un percorso lastricato di paura”. A centro pagina la fotocronaca illustra il caso della nave della Ong spagnola Proactiva Openarms che, dopo aver salvato oltre 100 migranti in acque internazionali ed essere sfuggita alle pressioni della Guardia costiera libica, non ha ancora ricevuto l’autorizzazione ad attraccare in Italia. In evidenza, oltre agli sviluppi della guerra delle spie, anche la costituzione delle associazioni “Laudato si'” per la promozione di una cultura di maggiore rispetto dell’ambiente e di ecologia integrale dell’uomo.