Assemblea nazionale
“Oggi, il potere di disporre della vita è potenzialmente sconfinato. In un laboratorio, infatti, si può creare e distruggere la vita per motivazioni mediche o scientifiche, ma anche per soddisfare un desiderio individuale o per raggiungere un’utilità economica. A questo rozzo utilitarismo occorre contrapporre una cultura della carità che si prefigge un solo obiettivo: salvaguardare, sempre, la dignità incalpestabile della vita umana. Senza compromessi o scorciatoie”. Lo scrive il presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, card. Gualtiero Bassetti, nel messaggio inviato all’assemblea nazionale del Movimento per la Vita, riunita oggi a Roma. Il porporato, in apertura, fa subito riferimento ai “grandi cambiamenti che si sono verificati nella società italiana, prima ancora che nella legislazione, e che hanno messo in discussione, non solo il principio della sacralità della vita in nome di una secolarizzazione pervasiva e talvolta aggressiva, ma i principi fondamentali di quell’umanesimo cristiano che per secoli è stato il fondamento della nostra civiltà”. Il cambiamento, secondo il cardinale, è molto profondo: “Ciò che è in discussione oggi non è soltanto la legislazione di uno Stato o l’attività di un’organizzazione internazionale, ma le più importanti norme morali, sociali e culturali di un sistema codificato di idee, pratiche e stili di vita che per molto tempo hanno guidato la vita del continente europeo”. “Oggi quella ‘verità sull’uomo’ annunciata con vigore da Giovanni Paolo II – aggiunge – sembra non essere più conosciuta da larghi settori della società europea”. Da qui “la necessità, come ha detto in più occasioni Papa Francesco, di ‘un nuovo umanesimo europeo vicino agli ultimi’”. “Un umanesimo cristiano che si prende cura dei piccoli, dei poveri e di tutti quegli scarti umani prodotti da una società sempre più individualista, consumista e nichilista. Una società che troppo spesso riduce le persone a merce, se non addirittura a delle cose”. Infine, l’invito del card. Bassetti ai membri del movimento a “essere vicini ai vostri vescovi, a sensibilizzarli per lo svolgimento di una pastorale sui temi della vita autorevole e concreta, e che non si limiti soltanto alla celebrazione della annuale giornata per la vita”.