Storico incontro tra Coree

Segno di pace

Vedere due adulti, che fino a poco prima e per anni sono stati in lotta e dividendosi hanno diviso il mondo, tenersi mano nella mano e attraversare insieme i confini è qualcosa di forte nella sua “ingenuità”. Insieme ai gesti sono importanti i fatti, quelli eclatanti (la denuclearizzazione) e quelli più quotidiani. Certo, i gesti dei potenti che muovono le “pedine” sullo scacchiere mondiale sono importanti. Ma non basta. Il processo di pace ha bisogno anche di noi. Piccoli artigiani.

(Foto: AFP/SIR)

Un gesto di pace, due mani che si stringono. Nei gesti c’è sostanza e in chi li compie si muove qualcosa. Al di là di tutto, anche al di là degli stessi artefici del gesto. I simboli non lasciano indifferenti. E così anche l’incontro dei giorni scorsi tra i leader delle due Coree, Moon Jae-in e Kim Jong-un, incontro da molti ritenuto storico. Una speranza nuova per il futuro. Vedere due adulti, che fino a poco prima e per anni sono stati in lotta e dividendosi hanno diviso il mondo, tenersi mano nella mano e attraversare insieme i confini è qualcosa di forte nella sua “ingenuità”. Ricorda un po’ i bambini che nella sincerità e nella mancanza di sovrastrutture – che crescendo si perde – fanno pace e ricominciano da capo. Insieme ai gesti sono importanti i fatti, quelli eclatanti (la denuclearizzazione) e quelli più quotidiani. Feriali. Ancora una volta a mettere a fuoco la questione in modo lucido e lungimirante è stato Papa Francesco, che pochi giorni prima dell’incontro aveva invocato “il coraggio della speranza” nel farsi “artigiani di pace”. Il coraggio della speranza, perché sperare è un atto di coraggio, non è chiudere gli occhi e incrociare le dita, ma fare un passo avanti. Impegnarsi in quel lavoro artigiano del costruire la pace. Interessante che la pace non sia solo “assenza di guerra”, e neppure solo una firma sul tavolo delle alte diplomazie. Certo, i gesti dei potenti che muovono le “pedine” sullo scacchiere mondiale sono importanti. Ma non basta. Non viviamo in un Risiko, è tutto più complesso. Il processo di pace ha bisogno anche di noi. Piccoli artigiani.

(*) direttore “La Fedeltà” (Fossano)