Estate
L’estate sarà l’occasione per tanti giovani e tanta gente di buona volontà per esprimere il meglio di se stessi a vantaggio di chi si trova nello stato di bisogno. Ma sarà anche il periodo favorevole per tutti per dedicare uno spazio alla maturazione umana e civica partecipando alle tante iniziative culturali e spirituali che si moltiplicano in questo periodo.
L’arrivo del mese di luglio coincide con l’inizio del periodo delle vacanze estive, una stagione molto sentita anche nei centri della nostra diocesi – ricchi di ogni bellezza naturale, paesaggistica e architettonica – che d’estate si popolano di turisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo. Un tempo l’estate favoriva il rientro nelle città d’origine di coloro che per lavoro vivevano tutto l’anno fuori e che approfittavano del periodo feriale – coincidente, di solito, con le ricorrenze familiari e con le feste patronali – per incontrare i parenti e gli amici lasciati per raggiungere le sedi di lavoro. Erano i tempi in cui nei vari vicariati si dedicava, anche, una giornata di festa per i residenti fuori diocesi. Con l’avvento della globalizzazione si sono verificati vasti mutamenti non solo in campo economico, ma anche in quello sociale e culturale. Cosicché anche le nostre città, da Noto a Scicli, da Modica a Pozzallo, da Avola a Pachino e Portopalo, passando per Rosolini, hanno mutato il loro aspetto, diventando meta di turisti che scelgono le nostre zone per farvi una salutare immersione nelle bellezze naturali, paesaggistiche, culturali e folkloristiche. Un’evoluzione che ci ha obbligati ad adeguare, spesso frettolosamente e in maniera approssimativa, l’offerta alla nuova domanda di servizi. Dalla nostra capacità di sfruttare in pieno le potenzialità del nostro territorio – turismo e agricoltura in particolare – potrà venire, tra l’altro, una risposta alla domanda di occupazione proveniente specialmente dal mondo giovanile. Se questo è l’aspetto bello, interessante del periodo delle vacanze, ce n’è un altro che è meno bello e più problematico. Le vacanze sono un “lusso” che, per impegni o per mancanza di mezzi, non tutti si possono permettere. Ci sono categorie di lavoratori, associazioni di volontariato, singole persone, che sono permanentemente impegnate, specialmente in questo momento storico, caratterizzato da tante emergenze. Di fronte al dramma epocale dell’immigrazione, è impossibile allentare la vigilanza. Per chi scappa dalla guerra, dalle persecuzioni, dalla fame, sta finendo “la pacchia”, come ha detto un ministro della Repubblica. Dopo la chiusura delle frontiere da parte di tanti Paesi europei, ora anche l’Italia sta mostrando il muso duro verso chi scappa dall’inferno. Per costoro l’inizio della stagione estiva è coinciso con il dramma della nave Aquarius – consumato sotto i nostri occhi e delle popolazioni di tutto il mondo – con circa mille profughi che, a bordo di una nave, hanno girovagato per giorni nelle acque del Mediterraneo prima di fare scalo in Spagna. Un dramma che, sempre quel ministro del nostro governo del cambiamento, ha definito, sarcasticamente, una “crociera”. Con il silenzio più sconcertante del presidente del Consiglio Conte e degli altri ministri della Repubblica. E con l’imbarazzante silenzio – è doloroso constatarlo – di tanti “buoni cristiani” che – sotto, sotto – guardano di buon occhio ai modi decisi con cui il nuovo governo intende affrontare il fenomeno. Se queste sono le premesse, cosa dobbiamo attenderci per questo periodo estivo? Sul piano umano, come dicevamo, l’estate sarà l’occasione per tanti giovani e tanta gente di buona volontà per esprimere il meglio di se stessi a vantaggio di chi si trova nello stato di bisogno. Ma sarà anche il periodo favorevole per tutti per dedicare uno spazio alla maturazione umana e civica partecipando alle tante iniziative culturali e spirituali che si moltiplicano in questo periodo. Senza perdere di vista l’attività del nuovo governo dal quale se non un cambiamento, molti si aspettano almeno il mantenimento di qualcuna delle tante promesse fatte. Anche perché l’estate si è aperta con l’ennesimo scandalo, riguardante questa volta il nuovo Stadio della Roma, che vede coinvolti affaristi di tutti i partiti, Lega e Cinquestelle in testa. L’impressione è che le promesse si stiano a poco a poco annacquando. I tempi per la realizzazione del reddito di cittadinanza si dilatano – prima la riorganizzazione dei centri per l’impiego – mentre per la riduzione delle tasse già si parla di graduale applicazione. Non c’è da meravigliarsi, anche perché il problema non è a chi dare i soldi, ma da dove prenderli. Buone vacanze!
(*) direttore “La Vita Diocesana” (Noto)