Cinema

Primo ciak per “Il Precursore”, docu-film su Giovanni Battista. I produttori: “Personaggio mai narrato in un film”

Incentrato su una figura biblica ritenuta spesso secondaria, ma che in realtà si pone come “apripista” nei confronti della vita pubblica di Gesù svolgendo un ruolo chiave nella storia del cristianesimo, il docu-film è ambientato interamente nel territorio della Regione Marche. Ancona, Loreto, Macerata e Cingoli figurano tra le location scelte dalla produzione

È stato battuto il 3 luglio nelle Marche il primo ciak del film “Il Precursore”, dedicato alla figura di san Giovanni Battista, una produzione Fondazione vaticana San Giovanni XXIII, Vatican Media – Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e Officina della Comunicazione. Il Sir in sinergia con il portale Vatican News ha sentito in esclusiva i produttori sul set, Nicola Salvi ed Elisabetta Sola, amministratori delegati di Officina della Comunicazione, che hanno condiviso le impressioni d’inizio riprese.

Il Battista per la prima volta in un film

“San Giovanni Battista è personaggio centrale della narrazione evangelica, ma non è stato mai narrato in un film dedicato alla sua figura”, spiegano Salvi e Sola, raggiunti telefonicamente nelle Marche sul set del docu-film “Il Precursore” diretto da Omar Pesenti, che sottolinea come la figura biblica del Battista anticipi la vita pubblica di Gesù, svolgendo un ruolo chiave nella storia del Cristianesimo.
“La prima giornata di lavoro – raccontano i due responsabili – è stata affrontata con grande entusiasmo dalla troupe, composta da oltre 20 professionisti. Una troupe che ha sfidato il calore dell’estate animata dalla passione nel raccontare una storia leggendaria”. Quanto al cast, a interpretare san Giovanni Battista è l’attore Francesco Castiglione, noto al grande pubblico per la partecipazione alla serie “Don Matteo”.
A livello narrativo, la produzione ha scelto di soffermarsi su alcuni episodi significativi della vita del Santo. “È una vicenda coinvolgente e drammatica che il linguaggio filmico restituirà con efficacia allo spettatore”, rimarcano Salvi e Sola: “Proprio in questo momento c’è un grande lavoro da parte degli scenografi e del direttore della fotografia. Nelle prime giornate di riprese, infatti, affrontiamo le scene più delicate e complesse, come l’uccisione del Battista, che hanno richiesto un’illuminazione particolare negli interni scelti per la prigione”.

Un docu-film dalla forte carica educational

“L’intento divulgativo – chiariscono sempre i due produttori – si unisce alla ricerca di un racconto per immagini curato, dal deciso taglio filmico. Aggiungeranno spessore al docu-film anche le testimonianze di autorevoli esperti, che aiuteranno a ricostruire aspetti più specifici della biografia del Santo”.
“Il Precursore”, aggiungono, è “una produzione che si inserisce a pieno titolo nella serie di prodotti realizzati negli ultimi anni da Vatican Media e Officina della comunicazione e che risponde al desiderio di raggiungere un pubblico ampio desideroso di confrontarsi con temi dal forte impatto culturale”. Un approccio ,dunque, che si ritrova nelle opere realizzate dalla casa di produzione bergamasca insieme al comparto audiovisivo della Santa Sede, tra cui la serie di dieci documentari “Divina bellezza. Alla scoperta dell’arte sacra in Italia”, il film “Custodire e proteggere. La Gendarmeria Vaticana” nonché il documentario di respiro storico-educational “In trincea. Piccole storie della Grande Guerra”, che racconta il valore dei cappellani militari durante la Prima guerra mondiale nell’ambito di un progetto con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

 

Il territorio marchigiano scelto come cornice narrativa

Per il docu-film su san Giovanni Battista la produzione ha scelto la Regione Marche come cornice narrativa ideale. “Le Marche hanno offerto location di grande livello, adatte a ricreare la magia della narrazione”, osservano Salvi e Sola. “Le riprese si svolgeranno fino all’11 luglio tra Ancona, Loreto, Macerata e Cingoli. Tutti territori accessibili anche grazie al supporto della Fondazione Marche Cultura-Film Commission. In questi luoghi si respira il fascino di una cultura lontana, ma non per questo meno attuale”.