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Paolo VI e l’impegno per la liberazione di Aldo Moro

La trattativa con le BR. Questo il tema della puntata odierna del nostro WebDoc grazie alla testimonianza di mons. Ettore Malnati, vicario per il laicato e la cultura della Diocesi di Trieste, all’epoca stretto collaboratore del segretario di Paolo VI, mons. Macchi

Si è detto e scritto molto a proposito dell’impegno di Paolo VI per la liberazione di Aldo Moro, rapito dalle Brigate Rosse il 16 marzo 1978. Nella puntata di oggi del nostro WebDoc ripercorriamo alcune tappe fondamentali della triste vicenda che ha tenuto il paese col fiato sospeso per 55 giorni. Grazie all’audio conservato presso gli archivi vaticani, la clip apre con l’accorato appello che Paolo VI lancia all’Angelus del 19 marzo 1978 invocando la liberazione dello statista.

La lettera di Montini
Ad accompagnarci in questo excursus è mons. Ettore Malnati che allora frequentava l’entourage del pontefice. Paolo VI – ricorda Malnati – si offre come riscatto per consentire la liberazione Moro, mettendo dunque a disposizione la sua persona. Inoltre, il 21 aprile 1978, Montini decide di scrivere una lettera agli uomini delle BR – un documento autografo che mostriamo in video – supplicandoli di liberare lo statista “semplicemente e senza condizioni”.

La legione straniera
Per entrare in contatto con il mondo dei brigatisti, nel tentativo di avviare una mediazione, Paolo VI mobilita fin da subito i cappellani delle carceri italiane. Un percorso che lo porta verso esponenti vicini alla Legione Straniera, proprio per verificare la possibilità di seguire una pista che consentisse un intervento anche attraverso un riscatto di tipo economico.

Il riscatto
Nonostante la linea dura decisa dal governo italiano, mons. Malnati conferma che in Vaticano è pronta una cospicua cifra da impiegare appunto nell’ambito di una trattativa con le Brigate Rosse. Trattativa che evidentemente non decolla, mentre arriva la sentenza di morte emessa dai brigatisti. “Che il nostro cuore sappia perdonare l’oltraggio ingiusto e mortale inflitto a questo uomo carissimo e a quelli che hanno subito la stessa sorte crudele”, prega Paolo VI durante il funerale di Moro celebrato il 13 maggio 1978.

 

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