Ambiente
L’ambiente è un pezzo unico, non più riproducibile. Questo rende ancora più urgente la sua tutela e deprecabili le violenze che quotidianamente gli vengono inferte da tutti noi. Passando vicino ad un corso d’acqua fa male vedere la plastica che galleggia. E fa male vedere rifiuti abbandonati in strada. Esattamente come quando si vede un’opera d’arte sfregiata dai vandali.
C’è un’importante opera d’arte da restaurare, un intervento che non può più aspettare. Non si trova chiusa in un museo, è attorno a noi. Negli anni abbiamo fatto di tutto per comprometterla. Rovinarla. Depredarla. E come spesso accade si è aspettato troppo per intervenire, e alcune parti sono ormai compromesse. L’opera d’arte è l’ambiente. Ed è un pezzo unico, non più riproducibile. Questo rende ancora più urgente la sua tutela e deprecabili le violenze che quotidianamente gli vengono inferte da tutti noi. È interessante che la Giornata d’autunno del Fai, che anche Fossano ha vissuto, abbia avuto per tema l’acqua e con essa la vita che ne deriva, l’ambiente, la natura. Riscoprire il ruolo dell’acqua in una città è conoscere quel che ha significato nella sua storia, ma anche riconoscere quanto sia importante tornare ad un rapporto più sano e rispettoso con la natura. Sulla stessa linea anche l’iniziativa dei giorni scorsi di LegAmbiente che ha coinvolto tanti bambini della città per “pulire il mondo”. Con la speranza che ciò che hanno imparato ripulendo la città lo possano riportare anche a casa agli adulti. Perché in questo senso tutti abbiamo bisogno di ritornare a scuola. Per produrre meno rifiuti, inquinare meno, e smetterla di voltare lo sguardo dall’altra parte e dire “non mi riguarda”. Ora che il ricordo dell’esperienza di questi giorni è vivo, passando vicino ad un corso d’acqua fa male vedere la plastica che galleggia. E fa male vedere rifiuti abbandonati in strada. Esattamente come quando si vede un’opera d’arte sfregiata dai vandali.
(*) direttore “La Fedeltà” (Fossano)