Documento
“È essenziale che le vittime siano coinvolte nel processo di costruzione di un sistema della giustizia penale più umano. Il ruolo della Chiesa è di accompagnare le vittime del crimine aiutandole a scoprire che alla fine è il perdono, non la punizione, che porta alla guarigione”. Lo si legge nel documento “Un viaggio di speranza”, pubblicato dalla Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, che riflette sulla necessaria riforma del sistema carcerario e indica alcune proposte concrete. Il documento muove dal ruolo delle prigioni e dalla necessità di cambiare anche la percezione dell’opinione pubblica sulle case circondariali, ponendo un freno anche al giornalismo “eccessivo e sensazionalistico”. Il testo esamina poi le ragioni per cui si è giunti a un tasso così elevato di popolazione carceraria e indica le riforme che sarebbero necessarie. Si ferma, quindi, a ragionare sulle sentenze in relazione al principio della “riabilitazione efficace”, per poi prendere in esame gruppi specifici particolarmente vulnerabili: le donne (5% della popolazione carceraria), i malati mentali o psichici, alcune minoranze etniche. Per ognuno di questi capitoli il documento propone suggerimenti, di volta in volta indirizzati alla comunità cattolica, come la proposta di “sviluppare programmi riabilitativi nelle parrocchie”, o al governo, per esempio per incoraggiare e facilitare il ricorso alle pene alternative.