“Finché non facciamo la verità sulla guerra civile in Libano è inutile pensare a costruire un Paese nuovo”. Lo dice mons. César Essayan, vicario apostolico dei Latini in Libano, in una video intervista rilasciata a “TSD Tv Arezzo” e al Sir. “La nostra situazione è molto difficile. Senza verità non si può costruire”, aggiunge il presule. La convinzione di mons. Essayan è di guardare al passato per poter vedere il futuro. “Se io non vedo quello che è morto per il Libano, non riesco a vedere il povero che non riesce più a mangiare. Non sono più sensibile a questa povertà che sta aumentando e che diventerà tragica. Non sono sensibile – ha aggiunto – perché ancora dobbiamo metterci d’accordo e mettere d’accordo tramite noi diversi Paesi stranieri”. Poi, il vescovo chiama in causa un caso concreto. “Per avere l’elettricità 24 ore su 24 basta una decisione politica. Ma perché non arriva? Per corruzione? Le decisioni che stanno prendendo favoriscono il Paese o vogliono portare le persone a una maggiore povertà? Forse sì. Perché non vedo nessuna decisione che va in direzione opposta. Sono aumentate le tasse recentemente sull’acqua. Come andare avanti?”, si chiede in conclusione il presule.