Stampa e web

Giornali, riviste e siti: la voce della Chiesa cattolica in Gran Bretagna

Nuove tecnologie e comunicazione: un tema sul quale s’interroga la Chiesa cattolica britannica. Serata pubblica il 4 luglio, a Londra, in vista della quale tracciamo il profilo dell’informazione ecclesiale sull’isola, fra testate risalenti alla metà dell’800 e nuovi spazi internet. Josephine Siedlecka (“Independent Catholic News”): “Il lavoro del giornalista cattolico è l’evangelizzazione nel rispetto della verità”

(Foto: AFP/SIR)

È dedicata al tema più importante affrontato in questo periodo dai giornalisti la serata organizzata dai vescovi cattolici di Inghilterra e Galles il 4 luglio, in occasione della messa per le comunicazioni sociali. Nella scuola elementare St. Monica’s, a Hoxton square, a nord di Londra, tre esperti discuteranno di “Come ripensare l’intelligenza artificiale per metterla al servizio dei più giovani e della società”. Il dibattito sarà moderato dalla giornalista della Bbc, Sally Bundock, e vi parteciperanno Jaswant Sambhi, esperto dell’aspetto etico dell’intelligenza artificiale, Elena Sinel, fondatrice dii “Acorn Aspirations & Teens in AI”, associazione che promuove le nuove tecnologie tra i giovanissimi, e David Barker che parlerà di “Tech for good”, organizzazione che lavora per mettere l’informatica al servizio del bene comune della società.

Per il bene comune. “Il dibattito seguirà una messa, celebrata dal vescovo John Arnold, responsabile della diocesi di Salford, e del settore dedicato ai media, per la conferenza episcopale di Inghilterra e Galles”, spiega Eileen Cole, che ha organizzato la serata. “Vogliamo ascoltare la voce dei professionisti del settore delle tecnologie, che affronteranno il tema di come queste ultime possano essere messe al servizio del bene comune”. All’evento parteciperanno giornalisti di diversi media e rappresentanti di siti e giornali cattolici in Inghilterra e Galles.

I media cattolici inglesi. A dare un quadro dei media che rappresentano la Chiesa cattolica nella Gran Bretagna di oggi, è Josephine Siedlecka, responsabile del sito “Independent Catholic News” (www.indcatholicnews.com), avviato nel 2000. “A seguirci sono circa 180mila persone, metà in Gran Bretagna e metà nel resto del mondo, e possiamo contare su un alto numero di abbonamenti via email”, spiega Siedlecka. “Sopravviviamo grazie ai lettori, che ci sostengono anche finanziariamente, e alla pubblicità che cerchiamo, però, di mantenere in spazi ridotti”. “Ho cominciato la mia carriera in un giornale locale, il “Camden Chronicle” di Londra, per poi passare alla Bbc”, spiega la direttrice di “Independent Catholic News”. “Sono cresciuta in una famiglia cattolica ma, dopo l’università, mi ero allontanata dalla Chiesa. Vi sono tornata a quarant’anni, quando ho deciso di passare dalla Bbc ai giornali cattolici”.

Giornalista evangelizzatore. Secondo Josephine “il lavoro del giornalista cattolico è l’evangelizzazione nel rispetto della verità. Penso che Papa Francesco sia il modello da seguire per noi perché parla con grande compassione, proponendo i valori della Chiesa. A Independent Catholic News seguiamo il suo esempio intervistando esperti che propongano il punto di vista del Vangelo nel rispetto della realtà”. Prima di fondare e dirigere il sito che propone notizie da tutto il mondo, Josephine Siedlecka ha lavorato per l’ufficio stampa della conferenza episcopale cattolica, oltre che per tutti e quattro i settimanali inglesi vicini alla Chiesa, il “Catholic Herald”, il “Tablet”, il “Catholic Times” e il “Catholic Universe”. Tutti nati nella seconda metà dell’Ottocento, quando i cattolici hanno riacquistato i diritti civili, dopo la Riforma di Enrico VIII e rappresentanti di una Chiesa di minoranza, che conta solo cinque milioni di fedeli.

Herald e Tablet. “Penso che il Catholic Herald (18mila copie vendute e duemila abbonamenti digitali nel Regno Unito, 1,5 milioni di pagine visualizzate ogni mese e altri duemila abbonamenti negli Stati Uniti) sia il più conservatore dei quattro giornali, ma quello che segue più notizie. Un anno fa ha lanciato, con successo, anche un’edizione americana”, spiega Josephine Siedleka.
“Il Tablet, che risale al 1840 ed è la rivista più antica, conta su 12mila abbonati alla versione stampa e 1.600 per quella digitale e propone un punto di vista più aperto rispetto all’Herald. Tutti e due sono ricchi di notizie e ospitano analisi e interpretazione di opinionisti famosi che scrivono anche per i media inglesi più conosciuti”.

Universe e Catholic Times. Da freelance Josephine ha scritto anche per lo “Universe” e per il “Catholic Times”. Tutti e due hanno sede a Manchester e sono radicati nelle comunità cattoliche arrivate dall’Irlanda nei secoli scorsi. Lo “Universe” ha sessantamila lettori online e ventimila abbonamenti per la versione a stampa mentre il “Catholic Times” ha settemila abbonamenti per il cartaceo e ottomila lettori online.

Le app per i giovani. “È un panorama vivace quello della stampa cattolica inglese”, conclude Josephine Siedleka. “Anche ogni diocesi ha un giornale locale, distribuito gratuitamente, e ci sono diverse riviste. L’arrivo dell’online, come è capitato in tutto il mondo, ha ridotto il numero dei lettori e costretto ognuno dei quattro giornali a dotarsi anche di un sito che, per il Tablet, è, almeno in parte, a pagamento. Personalmente sono convinta che almeno una pubblicazione finirà per limitarsi all’online in futuro. I lettori della carta stampata sono avanti con l’età e i giovani cattolici preferiscono le app. Ce ne sono due, molto interessanti e popolari, curate dai Gesuiti di Londra, Thinking faith” (Pensare la fede) “e Pray as you go” (Prega mentre vivi). “Le uso anch’io”.