Vacanze impegnate

L’estate dei campi

Finita la scuola, per i più giovani è iniziato il tempo nel quale dedicarsi finalmente ad un po’ di sano riposo. E se tra i più grandi c’è chi sta affrontando gli esami e chi vivrà l’esperienza dello stage estivo in qualche realtà lavorativa, per tanti altri queste sono le settimane dei campi in montagna nelle varie case alpine parrocchiali o diocesane per vivere giorni densi di esperienze, emozioni, confronto

L’estate è arrivata. Ce lo dice il termometro che in questi giorni sale e raggiunge livelli record e finirà sulle prime pagine dei giornali, un po’ come quando scende in modo significativo (siamo fatti così). Con l’estate arriva anche la voglia di rallentare, ovviamente per chi se lo può permettere. E se la vacanza non è per tutti, ci sono occasioni a portata di mano per staccare dai ritmi di ogni giorno e rilassarsi. C’è poi un cambio di stagione e di velocità importante che riguarda il popolo degli studenti. E anche in questo caso, con situazioni e risvolti diversi. C’è chi può dire di aver finito per dedicarsi finalmente ad un po’ di sano riposo, chi sta affrontando gli esami con tutto il carico di ansia e attesa, chi nelle prossime settimane vivrà l’esperienza dello stage estivo, esperienza che proietta i giovani – o almeno dovrebbe – in quello che sarà domani il mondo del lavoro. E poi, per tanti nostri giovani, questo è il tempo dei campi. Che per Fossano e dintorni significa salire in montagna nelle varie case alpine parrocchiali o diocesane per vivere una settimana densa di esperienze, emozioni, confronto. Chi ha avuto la fortuna di vivere i campi scuola – che si chiamino Acceglio, Strepeis, Sambuco ecc. – sa benissimo che cosa significa e anche dopo anni, ormai da adulti, il pensiero torna a quelle settimane passate tra camminate, gioco, discussione in gruppo, preghiera. Scavando dentro di sé, cercando di andare oltre, verso l’Essenziale. Tra crisi e turbolenze di un’età di cambiamenti in un mondo in continuo cambiamento. Buon cammino.

(*) direttore “La Fedeltà” (Fossano)