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Salute: Venezia, al Fatebenefratelli s’inaugura una scuola per curare il dolore cronico

Si inaugura a Venezia una scuola per curare il dolore cronico, considerato ormai come una malattia vera e propria che comporta grave disabilità e richiede competenze specifiche: per questo, la scuola è destinata a medici specialisti. Le lezioni si svolgeranno presso l’Ospedale San Raffaele Arcangelo Fatebenefratelli e nascono sotto l’egida della Società europea del dolore (Efic), che ispira altri corsi universitari in Europa (Klagenfurt, Cracovia e Maribor-Liverpool). A Venezia ci si occuperà di dolore neuropatico (sciatalgie, diabete, ictus e lesioni spinali, ecc.). L’iniziativa è promossa e coordinata da Roberto Casale, neurologo con una lunga esperienza alla guida di diverse unità operative ospedaliere e nella ricerca. Oggi opera con Opusmedica, che è un network di ricerca.
“Il dolore cronico, diversamente da quello acuto, è una malattia che l’Oms raccomanda di curare – spiega – in quanto produce disabilità e richiede interventi di riabilitazione, il che ci porta all’esperienza dei Fatebenefratelli, che assicurano anche un alto livello etico nell’approccio terapeutico”. A Venezia è attivo anche un hospice ma il corso focalizzerà il tema del dolore cronico anche sotto il profilo riabilitativo, puntando dunque a un target molto ampio. La scuola sul dolore neuropatico terrà le sue attività a Venezia in forma residenziale nel mese di ottobre per una settimana e proseguirà on line per l’intero arco dell’anno. Il primo anno ci saranno 20 iscritti provenienti da diversi Paesi europei e dalla Russia. Saranno coinvolti anche alcuni pazienti nel ruolo di “esperti”che esponendo o loro casi aiuteranno i corsisti a meglio comprendere il dolore cronico.
Il più moderno concetto di terapia si basa sulla definizione di dolore cronico come una patologia che ha meccanismi differenti da quelli del dolore acuto. “Non è detto quindi che un farmaco che funzioni per il mal di denti funzioni in un dolore cronico come nella neuropatia diabetica – osserva lo specialista -. La scelta del farmaco è delicata e ci si deve affidare solo ad esperti di medicina del dolore”.
In questo scenario terapeutico non deve mancare la riabilitazione «poiché non basta togliere, anche parzialmente, il dolore se poi il paziente non riesce ad andare a fare la spesa o a comprare il giornale per la disabilità conseguente al dolore. Ne consegue che la terapia del dolore deve prevedere una presa in carico globale del paziente nel più moderno concetto di un approccio bio-psico-sociale, che tenga conto quindi della componente biologica, del substrato psicologico in cui si trova un paziente con dolore cronico e le sue condizioni sociali”, conclude Casale.
L’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli è presente in 50 Paesi dei 5 continenti. La Provincia Lombardo Veneta realizza la propria vocazione religiosa dedicandosi al servizio della Chiesa prestando, senza scopo di lucro, attività sanitarie e assistenziali in particolare nei confronti di malati e bisognosi.