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Numerose le conferme e le novità. Morgante (direttore Tv2000): “Grande attenzione all’informazione. Muoversi in sinergia con il portale Cei News e gli altri organi di informazione della Cei. Siamo un grande gruppo con un progetto comune”. E aggiunge: “Da privati vogliamo fare servizio pubblico e quindi abbiamo messo a punto un palinsesto orientato in questo senso”. InBlu Radio sbarca sul Dab
“La stagione appena trascorsa è stata molto positiva, abbiamo dati in crescita su tutti i fronti, questo ci conforta, ma allo stesso tempo ci sprona a lavorare sempre di più. Siamo sulla strada giusta. Tv2000 e InBlu Radio sono due realtà che stanno crescendo, forti del proprio spirito di appartenenza”. Lo ha detto al Sir Vincenzo Morgante, direttore di rete di Tv2000 e InBlu Radio e direttore del Tg2000 che, questa mattina ha presentato a Milano il nuovo palinsesto dell’emittente televisiva e della radio della Conferenza episcopale italiana per la stagione 2019/2020. Alla conferenza stampa, nel corso della quale sono state svelate le novità e resi noti i progetti ancora in cantiere hanno preso parte, tra gli altri, il segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo, il direttore dell’Ufficio nazionale delle comunicazioni sociali, don Ivan Maffeis e l’amministratore delegato di Tv2000-InBlu Radio, Massimo Porfiri.
Confermati tutti i volti popolari di rete: Licia Colò con “Il mondo insieme”; Paola Saluzzi, con “L’ora solare”; Cesare Bocci con “Segreti”; Beatrice Fazi con “Per Sempre” e “Beati Voi”; Luigino Bruni ed Eugenia Scotti con “Benedetta economia”; Andrea Monda (da dicembre 2018 direttore dell’Osservatore Romano) con “Buongiorno professore”. Restano immutati anche i pilastri del palinsesto di Tv2000: i quotidiani “Bel tempo si spera”; “Il mio medico”; “Quel che passa il convento”; “Siamo Noi”; “Il diario di Papa Francesco”; “Attenti al lupo”. Confermato anche “Io credo”, il programma, con la partecipazione di Papa Francesco, condotto sempre da don Marco Pozza, che lo scrive insieme al regista Andrea Salvadore. L’idea del progetto resta quella di “tornare alla radice di queste antichissime parole attraverso incontri e interviste, che possano stimolare domande sui grandi misteri dell’uomo e del suo destino”.
Numerose saranno le novità della prossima stagione. In particolare, Simone Cristicchi e don Luigi Verdi sono gli autori e i protagonisti di “Le poche cose”, due serate televisive tra musica e parole per “provare a raccontare la via dell’essenziale che conduce alla felicità vera”. Molti documentari, serie tv e docufilm, alcuni dei quali realizzati da “Tv2000Factory”, la fabbrica del racconto della realtà che, utilizzando e valorizzando professionalità interne, sperimenta linguaggi alternativi e nuove tecnologie. Nata lo scorso anno, ha già prodotto docufilm sui grandi temi e problemi del nostro tempo (mafia, migrazioni, fede e ricerca di spiritualità, guerre di religione, giovani e attualità). Tra le novità più significative c’è la crescente attenzione verso l’informazione. Oltre alle tre edizioni del telegiornale, in onda dal lunedì al sabato alle 12, alle 18.30 e alle 20.30, si aggiunge la domenica con le edizioni delle ore 12 e 18.30.
InBlu Radio sbarca sul Dab. Rivoluzioni anche nel circuito InBlu Radio, che ha avviato il processo per il passaggio al Digital audio broadcasting, meglio conosciuto come il Dab. È la novità più importante dell’emittente della Cei per la stagione 2019/2020 che per l’occasione presenta un palinsesto rinnovato: l’informazione si conferma perno cardine dell’emittente con 11 edizioni quotidiane del giornale radio e vi saranno numerosi programmi con diversi ospiti che affronteranno i temi di attualità, vita religiosa, politica, cultura e molti altri.
Un grande gruppo con un progetto comune. “Stiamo cercando di consolidare la nostra presenza in televisione in un’ottica di servizio pubblico. Da privati vogliamo fare servizio pubblico e quindi abbiamo messo a punto un palinsesto orientato in questo senso”, ha spiegato Morgante nel commentare la stagione alle porte. “I nostri programmi e i nostri presentatori storici rimangono – ha detto -. Naturalmente non mancherà la parte del informazione religiosa, perché comunque l’identità della tv e della radio sono note e c’è una parte di pubblico che reclama tale servizio”. Un servizio che “verrà affiancato da molte novità come il telegiornale anche la domenica e l’apertura di un ufficio di corrispondenza da Gerusalemme”. Per Morgante, sotto il profilo dell’informazione, è importante e necessario
“muoversi in sinergia con il portale Cei News e gli altri media della Cei. C’è una forte volontà di iniziare delle collaborazioni operative – ha spiegato – perché ci sentiamo parte di un grande gruppo con un progetto comune”.
Quest’anno “grande attenzione sarà rivolta anche ai nuovi media e ai social network. Anche perché uno dei segnali di maggior soddisfazione che abbiamo avuto è che tra il pubblico di Tv2000 sono in costante crescita gli spettatori i giovani. Stiamo iniziando a essere interessanti anche per una fascia dalla quale storicamente ci sentivamo lontani”.
Un luogo d’incontro. “Penso alle nostre due emittenti Tv2000 e InBlu Radio come a strumenti che permettono di arrivare nelle case, e sui dispositivi digitali, con un messaggio di qualità, uno sguardo rispettoso e profondo sulle persone e le loro storie”. Questo, invece, la riflessione di mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei che ha invitato gli addetti ai lavori a
pensare “alla nostra televisione e alla nostra radio come a un luogo di incontro dove il mondo, la grande attualità e la quotidianità di ciascuno, trova ascolto, considerazione e ospitalità”.
Mentre Massimo Porfiri, amministratore delegato di Tv2000 e InBlu Radio ha commentato: “Il percorso di crescita di Tv2000 continua a registrare risultati sempre migliori. Siamo una televisione sana con radici forti proiettata sempre in avanti. Negli ultimi anni la nostra emittente ha sviluppato e sta sviluppando un percorso di adeguamento anche tecnologico per essere al passo con le tecnologie più avanzate richieste dai processi di integrazione multimediale con le altre piattaforme”. “In questo percorso non ci si può fermare – ha concluso Porfiri – e, forti anche delle sinergie che riusciremo a fare con gli altri mezzi di comunicazione che fanno capo al nostro editore”.