50° anniversario

Strage piazza Fontana: Mattarella, “tra gli eventi di cui essere consapevoli per non correre il rischio di poterli rivivere”

(Foto: Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Il trascorrere del tempo non colloca tra gli eventi vecchi e da rimuovere l’attacco alla democrazia portato in quegli anni: non commetteremo l’errore di pensare che siano questioni relegate a un passato più o meno remoto”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Milano in occasione del 50° anniversario della strage di piazza Fontana.
“Sono la nostra identità, il nostro Patto civile a essere usciti segnati da quegli avvenimenti, da piazza Fontana”, ha rilevato il Capo dello Stato, che ha ammonito: “Occorre esserne consapevoli per non correre il rischio di poterli rivivere”.
“Di fronte alla follia omicida – ha ribadito Mattarella – i cittadini compresero che il loro contributo protagonista alla salvaguardia dell’ordine democratico era prezioso; e reagirono, come qui a Milano, in modo fermo e unitario. Il patto collettivo di cittadinanza permise di difendere la Repubblica”. “È quanto hanno testimoniato, sofferto e operato esponenti della società civile, delle professioni, dei sindacati, dei partiti politici, delle istituzioni locali, magistrati, uomini delle forze dell’ordine, docenti”, il tributo del Capo dello Stato, secondo cui “una riserva di valori etici, persino inattesa, che vede, e vide allora, ricca la nostra comunità: una riserva talvolta disertata”.
“Nelle vittime di piazza Fontana trova radice l’interrogarsi del Paese sulla propria natura e sul suo destino”, ha proseguito, osservando che “quella stagione fu specchio dell’anima, della sofferenza del nostro popolo, chiamato a rafforzare una fedeltà laica e civile ai valori della Costituzione: il patto di cittadinanza – basato su principi fondativi, ideali civili, storia plurale ma comune – lasciatoci in eredità dalla Lotta di Liberazione”.