Riepilogo

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Accusa di corruzione, arrestato sindaco di Villa San Giovanni. Economia, matrimonio Fca-Psa

Cronaca: Calabria, 11 arresti per corruzione e truffa aggravata. Coinvolto il sindaco di Villa San Giovanni

Il sindaco di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari, è stato arrestato questa mattina nell’ambito di una vasta operazione dei carabinieri di Reggio Calabria, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia reggina, per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di 11 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, truffa aggravata e peculato e, per una persona solamente, anche concorso esterno in associazione mafiosa. Tra gli arrestati appunto il sindaco Siclari, assieme a Antonino Repaci e Calogero Fimiani, rispettivamente presidente del Cda e amministratore delegato della società di navigazione “Caronte & Tourist Spa”. Gli investigatori avrebbero accertato – secondo l’Ansa – come i manager indagati hanno promesso di elargire utilità ad amministratori comunali che in cambio hanno asservito la loro pubblica funzione agli interessi privati della società di navigazione. La società, con la compiacenza del sindaco, avrebbe ottenuto illecitamente l’affidamento di un’area edificabile.

Economia: matrimonio Fca-Psa, nasce il gigante dell’auto. Sede in Olanda. Elkann presidente, Tavares ceo

I gruppi Fca e Psa hanno raggiunto l’accordo per la fusione. La nuova società sarà il quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato, con vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro. Il gruppo genererà sinergie annuali che a regime sono stimate in circa 3,7 miliardi di euro. Il nuovo gruppo punta alla sfida della “mobilità sostenibile” con una spinta sia alle auto con alimentazione alternativa sia alle vetture a guida autonoma. John Elkann sarà il presidente, Carlos Tavares il ceo. Il gruppo verrà quotato in tre piazze finanziarie: Milano, Parigi, New York. Sede nei Paesi Bassi.

Francia: Pietraszewski succede all’alto commissario incaricato della riforma delle pensioni

A due giorni dalle dimissioni di Jean-Paul Delevoye, Emmanuel Macron ha scelto il suo successore: il deputato di La République en Marche Laurent Pietraszewski succederà all’alto commissario incaricato della riforma delle pensioni. A renderlo noto sono i media francesi precisando che questa mattina Pietraszewski sarà nominato sottosegretario presso il ministro della Sanità, incaricato della riforma delle pensioni. Sempre per oggi – scrive Adnkronos – il neonominato ha in programma la partecipazione al suo primo consiglio dei ministri. Nel frattempo, all’indomani della nuova manifestazione contro la riforma delle pensioni il primo ministro francese Edouard Philippe riceverà nuovamente oggi i leader sindacali e del mondo dell’impresa a Matignon per cercare una via di uscita alla crisi. Nel Paese proseguono scioperi e disagi.

Pakistan: ex presidente Musharraf condannato a morte da un tribunale speciale per alto tradimento

Un tribunale speciale di Islamabad ha condannato a morte il generale Pervez Musharraf, ex presidente del Pakistan. L’accusa è di “tradimento” per aver imposto lo stato d’emergenza nel 2007 e sospeso le libertà costituzionali. La sentenza è stata emessa ieri a maggioranza di due giudici su tre. Al momento Musharraf si trova a Dubai per motivi di salute ed è improbabile che egli rientri in patria per subire la condanna. È la prima volta che in Pakistan viene comminata la pena di morte per un capo militare. L’ex presidente ha dichiarato: “Sono accuse assolutamente infondate”. Poi ha aggiunto: “Ho servito il mio Paese per 10 anni. Ho combattuto per il mio Paese. Non sono stato ascoltato in questo caso e sono la vittima”.

Stati Uniti: manifestazioni anti Trump a New York, Boston a Philadelphia, Charlotte

“Il regime Trump/Pence deve essere smantellato”. E ancora: “Mettere in stato di accusa Trump e rimuoverlo”. Sono alcuni dei cartelloni agitati a New York da centinaia di manifestanti scesi in piazza nelle ultime ore per dire sì all’impeachment del presidente e sostenere i democratici. Ma le manifestazioni non sono solo nella Grande Mela. Da Boston a Philadelphia, passando per Charlotte, migliaia di americani sono in piazza per chiedere l’impeachment e la rimozione di Trump.