Società
Nell’ultimo anno gli indicatori segnalano un miglioramento del benessere per l’Italia. Lo certifica oggi l’Istat diffondendo la settima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes).
“Oltre il 50% del totale dei circa 110 indicatori per cui è possibile il confronto (115 per il totale Italia e 108 per le ripartizioni) – si legge – registra un miglioramento in tutte le aree del Paese, con valori più elevati al Nord (59,3%) e più bassi al Centro (50,9%). Estendendo lo sguardo anche alla quota degli indicatori in peggioramento, si rafforza significativamente la posizione favorevole del Nord dove tale quota tocca il minimo (14,8%) mentre il valore massimo si raggiunge al Centro (26,9%)”.
Stando ai dati diffusi, migliorano nel 2018 le percezioni soggettive di benessere, con più di due individui su cinque che esprimono un giudizio elevato di soddisfazione per la propria vita (+1,8% sul 2017). Aumenta anche la quota di individui ottimisti (+1,8%) e diminuisce quella relativa a un atteggiamento pessimista (-2%). Nel Mezzogiorno si registrano livelli più bassi di soddisfazione per la vita e per il tempo libero rispetto al Nord dove è più alta la quota di popolazione che esprime un giudizio positivo sulle prospettive future.
Più della metà degli individui intervistati (55,2%) riferisce di aver sperimentato con maggiore frequenza stati d’animo positivi nelle 4 settimane precedenti l’intervista, mentre più di tre individui su cinque attribuiscono una valutazione favorevole al senso della propria vita.