Lutto
“La libertà è forse stata una delle caratteristiche della vita presbiterale di don Lorenzo, nelle sue diverse esperienze pastorali”. Lo ha detto l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mons. Giancarlo Perego, nell’omelia delle esequie di don Lorenzo Paliotto, celebrate oggi nella chiesa di Marrara. Il presule lo ha definito “servitore buono e fedele”. “Negli ultimi anni di don Lorenzo, noi abbiamo visto nella sua sofferenza, sopportata con coraggio nell’ affrontare i diversi mali, un corpo che andava indebolendosi, ma anche crescere una libertà interiore”, ha aggiunto l’arcivescovo. Ricordando che “all’attività pastorale don Lorenzo ha unito la passione per lo studio, l’insegnamento, la ricerca”, mons. Perego ha richiamato i sette anni di impegno come vice-direttore dell’Archivio storico diocesano e le numerose pubblicazioni dedicate agli aspetti di vita sociale della diocesi di Comacchio nei secoli XVII e XVIII. “Questa sofferenza, questa fatica della ricerca, siamo certi, hanno meritato a don Lorenzo ‘un’abitazione, una dimora non costruita da mani d’uomo, eterna, nei cieli’”.