Disastri aerei
È di almeno 14 morti e 60 feriti il bilancio provvisorio dello schianto in Kazakistan di un aereo, con 98 persone a bordo, poco dopo il decollo da Almaty, una delle città più popolose del Kazakistan. Sul velivolo, diretto alla capitale Nur-Sultan (ex Astana), viaggiavano 93 passeggeri e 5 membri d’equipaggio. Ci sono dei sopravvissuti. Le persone ferite sono infatti state ricoverate in ospedale, alcune delle quali in gravi condizioni. Otto bambini hanno riportato delle fratture.
Secondo il capo del dipartimento Emergenze della città, Yerlan Alibekov, il velivolo della Bek Air diretto a Nur-Sultan (ex Astana), un Fokker 100, sarebbe precipitato poco dopo il decollo dallo scalo alle 7.22 ora locale (le 2:22 in Italia), colpendo un edificio residenziale in costruzione. Fortunatamente, ha aggiunto il funzionario, “i serbatoi del carburante non sono esplosi”. Le operazioni di soccorso si sono concluse. Per l’aviazione civile kazaka “il velivolo ha perso altitudine durante la fase di decollo e si è schiantato su un muro di cinta” in una zona abitata. Secondo un testimone nella zona dell’incidente c’era una forte nebbia. L’aereo nello schianto si è spaccato in due nella parte posteriore, mentre la parte anteriore si è incastrata in una palazzina di due piani.
Il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev ha proclamato per domani una giornata di lutto nazionale e ha promesso che “i responsabili saranno puniti severamente secondo le leggi”. Una commissione governativa indagherà per fare luce sull’incidente. Intanto tutti gli aerei della compagnia low cost sono stati fermati a terra fino alla conclusione dell’inchiesta.