CHIESE IN BREVE
Irlanda: profughi, le parrocchie “aprano le porte”
“Le nostre parrocchie siano pronte a offrire accoglienza, sostegno e l’amicizia” ai profughi che arrivano nel nostro Paese. Lo ha detto l’8 settembre l’arcivescovo Eamon Martin, arcivescovo di Armagh e primate di tutta l’Irlanda, rivolgendosi ai fedeli nella cattedrale di Saint Patrick per il lancio del piano pastorale diocesano “Condividere la buona novella”. Dopo aver richiamato l’appello di Papa Francesco, domenica scorsa all’Angelus, alle parrocchie e comunità religiose in Europa, “a dare una risposta concreta alla crisi dei rifugiati”, mons. Martin ha osservato: “La sfida del Santo Padre ci scuote nel nucleo della nostra vocazione battesimale”. Il presule ha ricordato l’impegno di Trócaire, agenzia di aiuto allo sviluppo estero della Chiesa cattolica che dal 2012 attraverso le sue organizzazioni partner in Caritas lavora in Siria e nell’area circostante per fornire assistenza umanitaria alle famiglie vulnerabili, e ha detto che il suo appello “per i rifugiati prosegue per le persone e le parrocchie che desiderano contribuire”. Riconoscenza dal presule anche per il lavoro svolto dall’Irish Naval Service nel Mediterraneo, “che ha salvato la vita di migliaia di persone negli ultimi mesi”. Richiamando l’immagine straziante del piccolo Aylan Kurdi, simbolo di questa tragedia, il primate d’Irlanda ha detto di “unirsi agli appelli di tanti altri su questa isola per sollecitare i nostri governi – nord e sud – a fare il possibile per concordare un piano d’azione per la crisi dei rifugiati a livello nazionale e comunitario”. “Tutti noi possiamo fare la nostra parte”. Diversi vescovi irlandesi “stanno già affrontando la questione nelle loro diocesi e parrocchie”. Tra poche settimane i presuli si incontreranno “per riunire sforzi e idee e contribuire a snellire le risposte della Chiesa in tutto il Paese. Nel frattempo le comunità parrocchiali sono pronte a offrire accoglienza” a queste “persone sofferenti che entrano nel nostro Paese e a fornire cibo, vestiti e altri supporti. Alcune parrocchie hanno già identificato spazi adeguati a sostenere gli sforzi dei nostri governi e a ospitare persone. I nostri club sportivi, gruppi parrocchiali, insegnanti, consulenti e molti altri hanno molto da dare per aiutare i nuovi arrivati a superare il terribile trauma che hanno vissuto”.
Repubblica Ceca: dottrina sociale, corsi per i laici
Un corso di Dottrina sociale della Chiesa verrà organizzato nei mesi di ottobre e novembre 2015 a Olomouc dall’Accademia cristiana della Moravia-Slesia. Anche se il progetto è mirato principalmente alla formazione di assistenti sociali, insegnanti e studenti, è aperto a tutti i laici interessati. Il corso si svolgerà sotto il patrocinio di mons. Jan Graubner, arcivescovo di Olomouc, che lo inaugurerà personalmente il 24 ottobre. Il programma prevede lezioni su diversi temi: la dottrina sociale dal punto di vista della teologia fondamentale; la vocazione cristiana vissuta nel mondo e la dottrina sociale della Chiesa; la dottrina sociale come parte integrante dell’insegnamento sull’uomo; ricchezza e povertà nella Sacra Scrittura; salvaguardia dell’ambiente naturale; la posizione e l’importanza della famiglia nel contesto della Dottrina sociale della Chiesa cattolica. Per ulteriori informazioni: www.mska.biz
Slovacchia: il cristianesimo nella Grande Moravia
“La Grande Moravia e l’inizio del cristianesimo” è il titolo di una mostra che rimarrà aperta nel Castello di Bratislava fino a novembre 2015. I visitatori possono ammirare oltre 1400 preziosi reperti archeologici ricevuti in prestito da 30 istituzioni di Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria e Polonia. “Questo progetto internazionale, coordinato localmente dal Museo nazionale slovacco, rappresenta una opportunità unica di ammirare pezzi provenienti da molti luoghi archeologici di vari Paesi riuniti sotto lo stesso tetto, con una particolare attenzione alla vita religiosa medioevale, in particolare all’inizio della cristianizzazione”, spiegano i curatori della mostra. I pezzi in mostra comprendono gioielli, armi, decorazioni e oggetti di uso quotidiano dell’epoca della Grande Moravia, modellini di antiche chiese, oggetti liturgici. C’è anche la possibilità di acquistare copie di gioielli medievali, assistere al processo del conio di monete, o sfogliare i disegni animati sulla vita della gente nella Grande Moravia oltre mille anni fa.