QUASI IL 30% DEGLI OBIETTORI DI COSCIENZA IN CONGEDO RIMANE A PRESTARE SERVIZIO NELLE

per incarnare nella vita personale e sociale la novit… della Parola di Dio”.CARITAS DIOCESANE. E’ il risultato di un’indagine condotta dalla Caritas italiana sugli obiettori di coscienza che hannoprestato servizio presso le Caritas diocesane. In particolare, dalla rilevazione Š emerso che oltre il 27% degli obiettori incongedo rimane a far parte del Consiglio o della Giunta della Caritas diocesana dove ha prestato servizio; pi— del 23%viene impiegato nelle ‚quipes di formazione degli obiettori in servizio; quasi il 19% viene nominato responsabile deicentri operativi della Caritas. Alla Caritas italiana, inoltre, hanno tenuto il conto di ben 200 ex obiettori Caritas che sonodiventati sacerdoti e si occupano ora della formazione degli obiettori di coscienza. “I risultati di questa ricerca -commenta il responsabile del servizio civile della Caritas italiana, Diego Cipriani – dimostrano che il servizio civile chegli obiettori di coscienza compiono nelle Caritas non Š una semplice parentesi della loro vita, bens Š un’esperienza umanaformativa che lascia il segno. Tanto che sono sempre di pi— quelli che chiedono di potere continuare a prestare servizionella Caritas, o come volontari o come dipendenti”. Dal 1977, anno in cui Š stata stipulata la convenzione tra Ministerodella Difesa e Caritas, hanno prestato servizio nelle Caritas oltre 13 mila obiettori. Attualmente ne sono in servizio 3.700(dati forniti dalla Caritas italiana).