sull’immigrazione e sul lavoro stagionale”.RIFUGIATI E PROFUGHI”, SOTTOLINEA P.BRUNO MIOLI DELLA FONDAZIONE CEI MIGRANTES. Commentando la notizia delle centinaia di montenegrini fermati sulle coste pugliesi per essere rimpatriati, p. Mioli rileva: “Se teniamo conto che i rifugiati, riconosciuti tali dalle Nazioni Unite in base alla Convenzione di Ginevra, sono nel mondo oltre 20 milioni e che l’Europa ne ospita circa 4 milioni, ossia il 20%, pare modesto il contributo dell’Italia che, nel giro di questi decenni, ha dato asilo a meno di 15 mila rifugiati. Molti di questi sono gi… rientrati nei loro Paesi o si trovano in Italia ormai con altro titolo, sicch, a fine ’94, lo status di rifugiato era riconosciuto solo a 3.652 stranieri”.”E’ una magra figura la nostra – prosegue p.Mioli – di fronte a noi stessi e di fronte al mondo. Quale la ragione? Difficile dirlo, o meglio, ragione non c’ se non quella di un miope ripiegamento sui propri problemi interni. Va reso atto per che, se per i rifugiati veri e propri c’ questa rigidit…, per i profughi e sfollati a causa di guerre l’Italia ha fatto con una certa larghezza la sua parte, ‘per ragioni umanitarie’: basti pensare che proprio gli ex-jugoslavi oggi sono 89 mila, mentre nel 1992 erano meno della met…. Qualcosa di simile avvenuto, bench su scala pi ridotta, per albanesi e somali”.