peraltro, ci sempre stata riconosciuta”.CONCORDATARI DELL’84, NON STATA ANCORA PIENAMENTE COMPRESA dalla scuola e dalla societ…”: con queste parole don Vittorio Bonati, responsabile del settore Irc dell’Ufficio Catechistico Nazionale interviene in merito al messaggio dei vescovi agli alunni in vista della scelta se avvalersi o meno dell’Irc, da effettuare quest’ anno entro il 28 febbraio. “Dagli accordi concordatari – sottolinea Bonati – emersa una nuova identit… dell’Insegnamento della religione cattolica, che non pi ‘fondamento e coronamento’ dell’insegnamento scolastico, ma si inserisce nel quadro delle finalit… della scuola per portare il suo specifico contributo alla formazione degli alunni”, di cui si propone di “stimolare la crescita della personalit… attraverso l’approccio culturale con la religione cattolica”. Da questa incomprensione derivano molti problemi che tormentano gli insegnanti di religione cattolica. “Proprio perch l’Irc non percepito come un’esigenza scolastica, anche l’ora alternativa vista non come una questione culturale ed educativa della scuola, ma come conseguenza problematica di una presenza ingombrante, che quasi nessuno interessato ad affrontare”, arrivando a permettere l’uscita dall’edificio scolastico a chi non si avvale. Altra conseguenza il mancato adeguamento del loro stato giuridico a quello degli altri docenti.