BIFFI: I CINQUE “PRIMATI” DEL CREDENTE.

“I pentimenti e i rammarichi possono anche essere opportuni, ma non possono avere il primato del nostro cuore”. Lo ha detto il card. Giacomo Biffi, intervenendo ieri all’assemblea dell’Azione Cattolica di Bologna. “Possiamo anche dolerci di ci• che non Š stato fatto in conformit… al Vangelo da parte nostra e da parte degli uomini di Chiesa lungo tutta la multiforme vicenda cristiana – ha proseguito il cardinale – purch‚ questo non spenga e non attenui in nessuno di noi la gioia e la fierezza dell’appartenenza ecclesiale. La bellezza della santa Chiesa cattolica Š molto pi— rilevante di tutte le meschinit… e le infedelt… dei suoi membri”. Con questa lettura controcorrente di un tema quaresimale, Biffi ha illustrato il quinto “primato” che i cattolici devono tener presente: quello della gioia sulle “malinconie dei pentimenti”. La matrice teologica ed evangelica caratterizza gli altri quattro: il primato di Cristo sulle cose; il primato dell’ “avvenimento” sui “valori”, in base al quale “il cristianesimo non pu• ridursi alla difesa e all’esaltazione dei valori, poich‚ esso Š prima di tutto un fatto”; il primato dell’ “annuncio” sul “dialogo”; il primato dell’identit… cristiana sugli irenismi e sulle “aperture” nei confronti delle esperienze extracristiane. “La nostra originalit… inalienabile – ha detto su questo tema l’arcivescovo di Bologna – non pu• mai essere scalfita o messa in pericolo dalle pur giuste attenzioni che dobbiamo avere verso chi non ha ancora la nostra fortuna”.