A questa conclusione giunto il prof. Mauro Trov, primario dell’Ospedale oncologico di Aviano. “Finora, – ha spiegato al Sir il prof. Trov – si sempre consigliato alle madri di interrompere la gestazione oppure di non avere gravidanze in presenza di tumori alla mammella, melanomi della cute, leucemie e linfomi perch si sempre temuto che la gravidanza potesse aggravarli oppure che si producessero malformazioni del feto a seguito di chemio e radioterapie contro il tumore”. E’ stato il caso di Clementina Geraci, una giovane mamma di origine italiana affetta da cancro alla mammella, morta nei giorni scorsi a Washington per non aver voluto abortire e non aver voluto sottoporsi a chemioterapie pur di salvare il bambino.”In realt… – afferma il prof.Trov – la casistica che abbiamo raccolto dimostra come la prosecuzione della gravidanza non peggiori la prognosi del tumore e la cura, con farmaci appropriati e radiazioni locali, non determini rischi di malformazione del feto”. I risultati di queste ricerche, e le loro implicazioni etiche, saranno discussi nel corso di un convegno su “Tumori e gravidanza”, organizzato dall’Associazione medici cattolici italiani, il 25 marzo prossimo ad Aviano. Presieder… i lavori il prof. Adriano Bompiani.