interessi di parte. Comunque la loro presenza in commissione minoritaria”. i casi di gravidanze tubariche, cio quelle gravidanze che avvengono nelle tube invece che nell’utero e impongono di uccidere l’embrione per salvare la vita della madre. In passato, l’incidenza di questi casi era del 2% sul totale delle gravidanze; ora, rileva l’Istituto di bioetica della Cattolica, la percentuale raddoppiata a causa dell’uso della spirale, del diffondersi di infezioni trasmesse sessualmente e come effetto del ricorso ad alcune tecniche di procreazione artificiale. L’Istituto di bioetica ha perci avviato una serie di ricerche per cercare di salvare la vita dell’embrione, impiantatosi nelle tube, trasferendolo nell’utero.”Questo genere di gravidanze crea gravi problemi morali – ha spiegato al Sir, Antonio Spagnolo dell’Istituto di bioetica, annunciando l’avvio delle ricerche in proposito – perch ci si finora trovati costretti a provocare un aborto al di fuori dell’imminente pericolo di morte per la madre. I ricercatori dovrebbero perci unire i loro sforzi per offrire all’embrione impiantato nella tuba, condannato a morire, ogni possibilit… di sopravvivenza”. E’ necessaria per, ha aggiunto Spagnolo, anche “una capillare educazione alla prevenzione di queste gravidanze”, sconsigliando comportamenti sessuali promiscui, l’uso di contraccettivi-abortivi, il ricorso alla fecondazione artificiale.