jugoslavia – Dire profughi non significa solo parlare di bisogni di ordine materiale (una casa, il cibo, i vestiti, la salute), ma anche di emergenze di carattere “educativo”: quanto sostiene Sandro Sanna, dell’Agesci regione Lombardia. Nei giorni scorsi ripartita l’operazione “Gabbiano Azzurro”, lanciata a livello nazionale e coordinata poi settorialmente dalle varie Agesci regionali. “Abbiamo riscontrato, tramite i gruppi presenti in Slovenia – spiega al Sir Sanna – due gravi problemi: il crescere tra i profughi del fenomeno dell’accattonaggio da un lato e quello, sottaciuto ma forse ancora pi pericoloso, della prostituzione minorile dall’altro. Per una realt… come la nostra, che ha per vocazione il compito educativo, si tratta di sfide notevoli”. Decine di gruppi Agesci di varie citt… saranno impegnati nei campi profughi della Slovenia, per circa un migliaio di scout presenti. “Si tratta – prosegue Sanna – di favorire il processo di integrazione dei profughi con la popolazione slovena, da un lato, e dall’altro di fornire un’idea realistica dell’Italia, che vista come un mito, una specie di paese del bengodi per l’abbondanza di aiuti che inviamo. Purtroppo per i profughi non ci sono al momento alternative di espatrio, se non verso l’Australia, che per nessuno vuole accettare. E la loro situazione resta perci come sospesa”.