Don Oreste Benzi, fondatore epresidente dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, é intervenuto nei giorni scorsi, a Rimini, alconvegno organizzato dalla stessa associazione sul tema “La società del gratuito. Sradicare ilsistema che crea la povertà”. Secondo don Benzi, “occorre una solidarietà ‘ante factum’, cheintervenga prima, nella fase di produzione della ricchezza, della cultura, del benessere, e nona posteriori, per controbilanciare gli squilibri”. Occorre “rinunciare ad una solidarietà di tipo’riparatorio’, tipica dell’economia liberista che produce dei margini di profitto e con questiinterviene sul piano solidaristico; questa è una solidarietà estremamente debole, perché lasciaintatte le dinamiche della produzione ed interviene con un sostegno che non risolve alla radiceil problema perché non interviene sulle cause che producono l’emarginazione. Sono tuttiinterventi che lo Stato di tipo liberistico fa per poter compensare gli squilibri da esso stessoprodotti”. Don Benzi ha auspicato invece una “solidarietà di tipo forte che intervenga non solosugli effetti ma sulle regole del gioco, arrivando a definire una società strutturalmente diversache, per contrapposizione all’attuale società del profitto, si chiami ‘società del gratuito'”.