MALTEMPO: SETTIMANALI CATTOLICI, “ARGINARE L’ALLUVIONE DI PAROLE” (2)

Una maggiore informazione di base per affrontare le calamità naturali è la richiesta di Marco Berchi, direttore del bisettimanale “il Biellese”. Nel suo editoriale spiega: “Tutta la popolazione deve essere dotata di quella informazione di base che nel lontano passato giungeva dalla sapienza contadina e che oggi può disporre di mezzi potentissimi”. E precisa: “un’informazione che faccia in modo che tutti, di fronte ad emergenze come queste, siano protagonisti attivi della incolumità propria ed altrui. Che tutti sappiano come comportarsi e soprattutto abbiano a disposizione una rete capillare in punti informativi a cui rivolgersi per avere disposizioni precise ed efficaci”. ” “In una nota don Beppe Scapino sul “Risveglio Popolare”, settimanale di Ivrea, zona fortemente danneggiata, rileva “la solidarietà posta in atto per aiutare coloro che maggiormente sono stati colpiti”. Per il dopo emergenza ritiene “che si debba agire nella ricostruzione tenendo conto della probabilità che questi eventi si ripetano. Ponti che una volta erano robusti oggi, forse, sono inadeguati”. Occorre quindi “affrontare l’emergenza e limitare la possibilità che si ripeta”.” “”La paura è stata tanta” ammette don Corrado Avagnina dalle pagine della “Unione Monregalese”: “L’ansia dei valligiani si è fatta forte, riportando indietro nel tempo ai rischi che si corsero nel ’94. Questa volta però l’assetto idrogeologico, con le arginature dei fiumi e dei torrenti realizzate in questi ultimi anni, ha sostanzialmente retto”. ” “” “” “