BRESCIA: UN VESCOVO SCRIVE AGLI ORATORI, "FATE COME A CASA DI MARTA E MARIA"

Il "modello" degli oratori? La Casa di Betania, dove Marta e Maria (ma anche Lazzaro) erano presenze tutte indispensabili, nel segno dell’"accoglienza" di Gesù. A dare queste indicazioni è il vescovo di Brescia, Giulio Sanguineti, che ha scritto un messaggio per l’anno oratoriano 2005-2006,rivolto ai circa 400 oratori bresciani. "Se è vero che Maria si è scelta la parte migliore, dedicandosi all’ascolto della Parola di Gesù, il ruolo e la presenza di Marta sono irrinunciabili", scrive infatti il presule nel messaggio, in cui a proposito della figura di Marta annota: "La sua disponibilità,la cura nell’accoglienza e nel servizio a Gesù, sono certamente valori che Dio apprezza". Anche quella di Lazzaro è una "presenza importante",perché "diventerà occasione per compiere il miracolo della sua uscita dalla tomba". L’auspicio di mons. Sanguineti è dunque che l’oratorio,come la casa di Marta e Maria, sia una "casa accogliente" che sappia "convocare i ragazzi offrendo, attraverso linguaggi appropriati, esperienze di fede e di maturità umana". La diocesi di Brescia è l’unica diocesi in Italia ad avere creato un Annuario degli oratori diocesani, con i dati sulla tipologia, le strutture, i riconoscimenti degli enti pubblici. Tra le iniziative in programma – annuncia al Sir il direttore del Centro Oratori Bresciani, don Claudio Paganini – un convegno a novembre su "Trasgredire…perché no?", per "esplorare cosa vuol dire per i giovani andare fuori dalle regole e sensibilizzare giovani ed adulti a dare risposte di senso al disagio".