PAPA: IN PIAZZA I BIGLIETTI DI “SALUTO” DEI BAMBINI, DEI GIOVANI, DELLE FAMIGLIE

” ““Ti sentivo nel mio cuore quando parlavi e ti sento anche adesso, papa” (Beatrice, 8 anni), “Non ti dimenticherò mai, anche se non ci sei più. Ti urlo, per questo, ti voglio bene, amico mio!” (Arianna, 10 anni). “Ho 24 anni, sei stato il mio primo papa. Ho gioito quando tu gioivi e sofferto quando soffrivi. Ora il gioisco perché tu hai incontrato Dio che ti darà luce eterna” (Sonia). Sono alcuni stralci dei tanti “messaggi improvvisati” di saluto a Giovanni Paolo II, attaccati ai lampioni di ghisa che circondano l’obelisco di piazza S. Pietro; semplici fogli, alcuni molto colorati come solo i bambini sanno fare, attaccati con lo scotch e contornati da mazzi di fiori, candele con le immagini del Papa a mo’ di altarini votivi. Non mancano i saluti degli adulti: “Se già nostro santo e consacriamo a te le nostre famiglie”, si legge ad esempio in un biglietto “collettivo” non firmato, mentre Settimia confessa: “Ho dato il tuo nome al mio primo figlio. Assistilo”. Piazza S. Pietro – ieri sera ancora stracolma per la veglia e il rosario di cui sono stati protagonisti i “giovani” – stamattina continua a ricevere ondate di fedeli, in attesa della traslazione della salma del Papa dalla Sala Clementina alla Basilica vaticana, probabilmente intorno alle ore 17. L’ora della traslazione sarà decisa oggi, nel corso della prima Congregazione dei Cardinali, che si terrà nella Sala Bologna e durante la quale verrà resa nota anche la data delle esequie del Santo Padre. Si saprà anche dove il Papa ha chiesto di essere sepolto.